Una vista aerea dello stadio Mané Garrincha di Brasilia - Senado Federal do Brasil
Dove lavori? Allo stadio. A Brasilia, capitale del Brasile, sono già 800 le persone che potrebbero dare questa risposta, e non si tratta di calciatori, steward, giornalisti sportivi o venditori di bibite e snack. Sono invece impiegati di grandi aziende nei campi della comunicazione, della tecnologia, della consulenza legale. E sono destinati a diventare molti di più, visto che la concessionaria che gestisce l’Arena BSB, attuale nome dell’impianto da circa 70mila posti intitolato alla leggenda Mané Garrincha, ha deciso di affittare tutti i box delle ex aree Vip alle imprese che siano interessate a trasformarli in uffici e luoghi per riunioni e coworking.
Lo spazio non manca: lo stadio, che da dicembre 2021 è di proprietà del Banco de Brasilia, conta 6mila metri quadrati di locali praticamente inutilizzati, che diventeranno 10mila dopo alcuni lavori di adeguamento. Per la verità è l’intera struttura, come spesso accade per gli impianti costruiti per i grandi eventi sportivi e poi spesso abbandonati al proprio destino, ad essere rimasta ampiamente sottoutilizzata. L’allora Estádio Mané Garrincha fu infatti completamente ristrutturato in occasione dei Mondiali di calcio del 2014 per la cifra record di 1,5 miliardi di reais (300 milioni di euro), diventando il secondo stadio con maggiore capienza di tutto il Paese, dopo il mitico Maracanà di Rio de Janeiro. Durante la manifestazione (che, ricordiamolo, rimane l’ultima alla quale l’Italia abbia partecipato) ospitò sette partite tra cui la finale per il terzo posto. Dopodiché, non avendo la capitale Brasilia un club calcistico di livello adeguato, i riflettori si sono praticamente spenti, salvo che per eventi musicali come il famosissimo Festival Porão do Rock, o la recente esibizione di Roger Waters, o tutt’al più per ospitare la finale della Supercoppa del 2020.
Durante la pandemia si è invece accesa la lampadina nella testa di Rafael Roda, fondatore della società immobiliare brasiliana TRK Imóveis, che ha dato alla concessionaria della Arena BSB l’idea di affittare parti dell’impianto al mondo corporate. Il progetto è stato dunque messo a terra da Esfera, newco creata da Arena BSB, dalla stessa TRK e dalla società di eventi R2, puntando anche sulla buona localizzazione dello stadio, che fa parte di un complesso polifunzionale ed è situato di fianco all’Eixo Monumental, l’arteria principale di Brasilia, lungo la quale hanno già sede diverse aziende. Il box-ufficio con vista campo di calcio è solo per società di una certa rilevanza, visto che il canone di affitto medio è di 133 reais al metro quadro, cioè più caro della Avenida Paulista di San Paolo, considerata il cuore pulsante degli affari del Brasile e dell’intero Sudamerica. Ma dai grattacieli della Paulista è possibile osservare solo il traffico e il cielo grigio della metropoli, mentre a chi lavora nello stadio dedicato a Garrincha può capitare, comprando un pacchetto extra, di assistere a show e partite di calcio direttamente dalla vetrata del proprio ufficio.