Cieli sopra i mari più puliti riducendo le motorizzazioni alimentate da comustibili fossili. Il 90% delle compagnie mondiali, tra le quali quelle crocieristiche aderenti a CLIA (l’associazione internazionale del comparto), si sono impegnate a finanziare un programma da 5 miliardi di dollari per ridurre le emissioni e rendere il settore più sostenibile.
Con un contributo di 2 dollari per ogni tonnellata di combustibile consumato, gli armatori sosterranno un programma di ricerca per sviluppare tecnologie a 0 emissioni di carbonio utilizzabili già dal 2030. Il programma sarà supervisionato dall’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) e gestito da un’organizzazione non governativa creata ad hoc, il Consiglio Internazionale Ricerca e Sviluppo Marittimo (IMRB). I contributi degli armatori dovranno essere disciplinati da un regolamento IMO per garantire che le compagnie concorrano equamente e che, inoltre, vengano messi a disposizione i fondi necessari.
Nonostante le emissioni delle navi siano inferiori del 7% rispetto al 2008, il mondo dello shipping resta dipendente dal fossile. L’obiettivo IMO di ridurre entro il 2050 di almeno il 50% le emissioni potrà essere raggiunto solo con l’adozione di nuove tecnologie e di nuovi carburanti. Restano da sciogliere alcuni nodi, dall’applicazione di queste tecnologie su larga scala sulle imbarcazioni transoceaniche a questioni di sicurezza, stoccaggio e distribuzione.