Suor Norma Piemental al confine con il Messico (Agenzia Sir)
I migranti sono persone, ancora prima che una questione ideologica. E le persone vanno guardate negli occhi. A questo deve avere pensato suor Norma Piemental, direttrice della Caritas per il Rio Grande, in Texas alla frontiera con il Messico. Quella dove Trump vuole costruire un lungo muro di separazione. E così ha scritto alla Casa Bianca: "Caro signor Presidente, ti diamo il benvenuto nella nostra comunità nel sud del Texas, lungo il Rio Grande, che collega gli Stati Uniti al Messico. Vorrei invitarti a farci visita".
"Quando le famiglie attraversano il confine - continua la suora nella missiva a Trump - vengono generalmente arrestate dalle autorità di frontiera, trattenute per alcuni giorni e rilasciate con un documento dove è stabilito l'appuntamento con il tribunale che esaminerà la loro richiesta di asilo. Quando arrivano alle nostre porte, la maggior parte degli adulti indossa braccialetti elettronici alla caviglia forniti dalla polizia di frontiera e trasportano caricabatterie ingombranti per mantenere il dispositivi acceso".
Insomma, suor Norma vorrebbe che Donald Trump vedesse queste persone che sperano, per sé e per i loro cari, in un futuro migliore. Futuro che nella loro terra appare loro vietato, spesso anche per politiche economiche nazionali e internazionali che non si preoccupano dei popoli. Le vedesse e le incontrasse, il presidente. Per capire.
La direttrice delle Caritas per il Rio Grande e responsabile del Centro Humanitarian Respite, suor Norma, è nota anche come la "suora preferita dal Papa" dopo che in una udienza Francesco la chiamò tra la folla per ringraziarla. In questi anni nel centro di accoglienza da lei diretto sono stati assistiti senza posa migliaia di persone.