giovedì 28 maggio 2015
​Padre Lombardi ha presentato il viaggio apostolico del 6 giugno in Bosnia ed Erzegovina. Pace, riconciliazione, dialogo interreligioso. Una domanda su Medjugorje.
Il messaggio ai vescovi bosniaci
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Papa Francesco sarà a Sarajevo il 6 giugno prossimo. Un viaggio apostolico in Bosnia ed Erzegovina con un'agenda serrata. Il programma è stato presentato in Sala Stampa Vaticana, da padre Federico Lombardi, che ha messo in luce la centralità della pace, della riconciliazione e del dialogo interreligioso in questa visita. Padre Lombardi definisce "un evento di grande significato" questo viaggio papale che avviene su invito del cardinale Puljic. Precedente importante, ha indicato il direttore della Sala Stampa Vaticana, il viaggio di Giovanni Paolo II nel 1997, realizzato dopo che nel 1994 non gli era stato possibile visitare la Bosnia ed Erzegovina. “La pace sia con voi” campeggia sul logo del viaggio ad indicare la centralità dei temi della riconciliazione in un paese complesso dove tre membri, rappresentanti i musulmani, i serbi e i croati, si alternano alla presidenza alla presenza di un alto rappresentante Onu. Complessa anche la struttura della popolazione di 3,8 milioni persone: 40% musulmani, 31% ortodossi e 15% cattolici. “I musulmani - è stato spiegato - sono la popolazione, chiamata anche 'bosniak', della Bosnia, gli ortodossi sono in grandissima parte serbi, come etnia, e i cattolici sono croati. Quindi, c’è una molteplicità religiosa che corrisponde, grosso modo, alla molteplicità etnica con queste tre componenti principali”. Il messaggio del Papa mirerà alla costruzione della riconciliazione per il futuro del Paese che esce da anni drammatici di guerra e dove difficile è la situazione economica. “Quindi, l’incontro interreligioso anche durante il viaggio sarà particolarmente importante e significativo”. Al seguito del Papa ci saranno i cardinali Tauran e Koch, presidenti rispettivamente dei dicasteri vaticani del Dialogo Interreligioso e dell’Unità dei Cristiani. Sarà presente come di consueto anche un dipendente laico vaticano. La partenza alle 7,30 da Roma con arrivo a Sarajevo alle 9; quindi il benvenuto al palazzo presidenziale con i tre membri della presidenza e l’incontro con le autorità. Seguirà la Messa nello stesso stadio che ha ospitato Giovanni Paolo II: 60 mila i posti disponibili. Il Papa parlerà in italiano e lungo gli spostamenti in papamobile scoperta passerà in rassegna i cimiteri presenti nei parchi della città. Il pranzo avverrà in nunziatura dove Francesco incontrerà i sei vescovi della Bosnia ed Erzegovina, ricevuti nel marzo scorso in Vaticano. Nel pomeriggio l’incontro in cattedrale con sacerdoti, religiosi e seminaristi che porteranno al Papa le loro testimonianze. “Credo che saranno testimonianze piuttosto forti, intense, drammatiche per la storia che verrà raccontata…”, ha detto padre Lombardi. Seguiranno l’incontro ecumenico e interreligioso nel centro studentesco francescano e quello conclusivo con i giovani nel centro diocesano Giovanni Paolo II, quindi il congedo e la partenza per Roma alle 20. Prevista una breve conferenza stampa in aereo. Interpellato su un eventuale pronunciamento del Papa sulle apparizioni di Medjugorie in occasione del viaggio, il direttore della Sala Stampa ha risposto: "Credo che non ci sia da aspettarselo. Non mi aspetto dei riferimenti a Medjugorje. Il Papa è libero di parlare di quello che crede, quando crede. Non tocca a me, quindi, dirgli che cosa deve fare. Però se la domanda è: ‘Ti aspetti, ci dobbiamo aspettare, che ne parli?’ Io non me l’aspetto”. Su Medjugorie, ha detto padre Lombardi, la commissione incaricata ha consegnato il suo contributo alla congregazione per la Dottrina della Fede che continua ora a svolgere le sue considerazioni. “Ma non ho nessuna previsione di tempi e di modi specifici della conclusione”. A proposito della questione sicurezza, padre Lombardi ha escluso preoccupazioni o minacce particolari a riguardo. Il programma della visita 09.00 Accoglienza Ufficiale all’Aeroporto internazionale di Sarajevo 09.30 Cerimonia di benvenuto nel piazzale antistante il Palazzo presidenziale Visita di cortesia alla Presidenza della Repubblica nel palazzo presidenziale 10.10 Incontro con le autorità 11.00 Santa Messa nello Stadio Koševo 13.15 Incontro e pranzo con i Vescovi della Bosnia ed Erzegovina nella Nunziatura Apostolica 16.20 Incontro con sacerdoti, religiose, religiosi e seminaristi in Cattedrale 17.30 Incontro ecumenico ed interreligioso nel Centro internazionale studentesco francescano 18.30 Incontro con i giovani nel Centro diocesano giovanile “Giovanni Paolo II” 19.45 Cerimonia di congedo all’Aeroporto internazionale di Sarajevo 20.00 Partenza in aereo per Roma
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