sabato 27 ottobre 2012
​Benedetto XVI è intervenuto nell'ultimo giorno di lavori del Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione. Parlando a braccio, il pontefice ha rimarcato che con il mini-concistoro annunciato per fine novembre, in cui verranno creati sei nuovi cardinali di cui nessuno europeo, ha voluto evidenziare l'universalità della Chiesa.
Le parole di Benedetto XVI a chiusura dei lavori 
Il testo del Messaggio finale
Le proposizioni finali (in inglese) 
Il card. Bagnasco: più integrazione tra parrocchie e movimenti
INTERVISTA Il card. Betori: Chiesa ha il coraggio di essere testimone di Gianni Cardinale
EDITORIALE Lo specchio e l'acqua di Marina Corradi
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Benedetto XVI è intervenuto questa mattina nell'ultimo giorno di lavori del Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione. Parlando a braccio, il pontefice ha spiegato ai padri sinodali che con il mini-concistoro annunciato per fine novembre, in cui verranno creati sei nuovi cardinali di cui nessuno europeo, ha voluto "completare il concistoro di febbraio nel contesto della Nuova Evangelizzazione, con un gesto della universalità della Chiesa, mostrando che la Chiesa è Chiesa di tutti i popoli, parla in tutte le lingue, è Chiesa di pentecoste non Chiesa di un Continente ma Chiesa universale". Questa "universalità della Chiesa", per papa Ratzinger, è stata in evidenza anche al Sinodo: "È per me veramente edificante, consolante, incoraggiante - ha detto - vedere lo specchio della Chiesa universale, con le sue sofferenze, minacce, pericoli e gioie, esperienza della presenza del Signore anche in situazioni difficili". "Anche se la Chiesa sente venti contrari - ha concluso - tuttavia sente soprattutto il vento dello Spirito Santo che ci aiuta, ci mostra la strada giusta e così con nuovo entusiasmo mi sembra siamo in cammino e ringraziamo il Signore che ci ha dato questo incontro veramente cattolico".PAPA AGGIUNGE FISICHELLA, WUERL A SCEVCUK A SEGRETERIAIl Papa ha inserito il cardinale Donald Wuerl, arcivescovo di Washington e relatore del Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione che si conclude domani, l'arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, e l'arcivescovo maggiore di Kiev e capo degli ucraini greco cattolici, sua beatitudine Sviatoslav Scevcuk, ai 12 membri eletti del 13esimo consiglio della segreteria generale del Sinodo: i cardinali Napier, Turkson e Monsengwo Pasinya, per l'America i cardinali Dolan, Scherer e il vescovo Silva Retamales, per l'Asia e l'Oceania i cardinali Gracias e Pell e l'arcivescovo Tagle, per l'Europa i cardinali Schoenborn, Erdo e l'arcivescovo Bruno Forte.PER SEMINARI E CATECHESI CAMBIO DI COMPETENZA FRA DICASTERIBenedetto XVI ha ufficializzato oggi un nuovo passo della sua riforma della Curia Romana, cioè il passaggio di competenze che coinvolge tre dicasteri vaticani e prevede in particolare che la competenza sui seminari dalla Congregazione per l'Educazione cattolica vada al Clero, mentre quest'ultimo cede la responsabilità sulla catechesi al nuovo dicastero presieduto dall'arcivescovo Rino Fisichella, il Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione. Il Papa ha spiegato che il dibattito del Sinodo conferma la necessità di questi passaggi.LE 58 PROPOSIZIONI FINALISono 58 le proposizioni finali del Sinodo presentate questa mattina Vaticano. Molti gli argomenti toccati, ma il punto che li accomuna tutti è quello della testimonianza cristiana in "un mondo secolarizzato". "Come cristiani - si afferma nella proposizione 8 - non possiamo rimanere indifferenti al processo di secolarizzazione. Noi ci troviamo in una situazione simile a quella in cui si trovarono i primi cristiani" e abbiamo di fronte, si spiega, sfide e possibilità.Al numero 10 si sottolinea "il diritto a proclamare e ad ascoltare il Vangelo" quale principio da riaffermare ne nostro tempo. Viene quindi sottolineata successivamente l'importanza per la nuova evangelizzazione "della preghiera e della lettura delle Sacre Scritture", quindi c'è il richiamo ai "Documenti del Vaticano II". Ancora i "Diritti umani", "la libertà religiosa" e il tema della "riconciliazione" vengono messe in luce nel documento come altrettanti momenti qualificanti del confronto che la Chiesa deve portare avanti con il suo tempo. Quindi si spiega l'importanza della domenica per il "suo carattere sacro e speciale" anche perchè la messa domenicale "è al centro della vita cristiana".Di nuovo viene messa in rilievo la necessità di ascoltare i problemi dei "divorziati risposati" come già era stato ampiamente spiegato nel documento conclusivo del sinodo. La proposizione 46 è poi dedicata in modo particolare alla "collaborazione fra uomini e donne nella Chiesa". Nello specifico si afferma "l'eguale dignità fra uomini e donne fatti a immagine di Dio e la loro comune vocazione come battezzati in Cristo". Fra i terreni sui quali si deve sviluppare la nuova evangelizzazione ci sono anche "il dialogo ecumenico" e "il dialogo interreligioso", allo stesso tempo si parla della necessità del "dialogo fra scienza e fede".

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