Già nel dicembre 2013, pochi mesi dopo la sua elezione, ne aveva annunciato la costituzione. Poi, nel marzo dello scorso anno, l’organismo antipedofilia aveva preso vita e, ricorda il Pontefice, «ho chiamato a farne parte personalità altamente qualificate, note per il loro impegno in questo campo». Il 17 dicembre scorso sono stati aggiunti alla commissione nuovi membri, «in rappresentanza delle Chiese particolari di tutto il mondo». Oggi in Vaticano la prima riunione dell’organismo che, nelle intenzioni di Francesco, dovrà provvedere a fare tutto il possibile per «sradicare dalla Chiesa la piaga degli abusi sessuali sui minori». La commissione è formata da 17 persone, 9 uomini e 8 donne. Tre i sacerdoti, oltre al cardinale O’Malley che la presiede. L’unico italiano è il professor Claudio Papale, docente di Diritto canonico alla Pontificia Università Urbaniana. Presidente della 'Commissione per la tutela dei minori' è appunto il cardinale Sean O’Malley, arcivescovo di Boston. Segretario monsignor Robert Oliver (Usa), già promotore di giustizia della Congregazione per la dottrina della fede. Gli altri membri sono: don Luis Manuel Ali Herrera (Colombia); Catherine Bonnet (Francia); Marie Collins (Irlanda); Gabriel Dy-Liacco (Filippine); Sheila Hollins (Inghilterra): Bill Kilgallon (Nuova Zelanda); Suor Kayula Gertrude Lesa (Zambia); Suor Hermenegild Makoro (Australia); Kathleen McCormack (Australia); Claudio Papale (Italia); Peter Saunders (Inghilterra); Hanna Suchocka (Polonia); Kristen Winter-Green (Stati Uniti); padre Humberto Miguel Yanez (Argentina); padre Hans Zollner (Germania).