Ancora un'opera importante nella diocesi di Noto a favore dei più bisognosi. Il 9 dicembre,
sarà inaugurata la nuova mensa dei poveri a Noto, in realtà già operativa ma, adesso, decisamente potenziata. Attraverso questo servizio verranno offerti pasti caldi alle persone più in difficoltà della città, per i senzatetto, i migranti e le famiglie con problemi economici.
Adesso, anche grazie all’aiuto della comunità dei
Piccoli Frati Poveri di Gesù e Maria, di numerosi
volontari di alcune associazioni laicali e di tutti quelli che vorranno ancora aggiungersi, la mensa prenderà ancora più slancio con maggiori risorse.
Il vescovo, monsignor
Antonio Staglianò, crede molto in questa iniziativa: la mensa, come ha più volte sottolineato, rappresenta un segno concreto di carità cristiana, un “gesto eucaristico” che impegna i credenti a dare corpo al comandamento di Cristo, che è l’amore fraterno e solidale, Vangelo incarnato che si annuncia soprattutto con le opere.
Non è casuale, quindi, che l’iniziativa dell'inaugurazione, che celebra coloro che non hanno sufficiente cibo, si svolga proprio
il giorno dopo l’apertura della Porta Santa a Roma per il Giubileo della Misericordia.
Proprio a tal proposito, monsignor Staglianò ha evidenziato come anche la mensa, un luogo dove si mangia per assecondare i bisogni del corpo, può divenire
luogo privilegiato di evangelizzazione, di incontro fraterno, di relazione autentica e sincera con i poveri, che ci rivelano il volto di Cristo e ci rivolgono l’appello ad una carità più fattiva e concreta.
“L’iniziativa nasce per accogliere quanti non hanno da mangiare – spiega il vescovo – in un clima di famiglia che non umilia nessuno, e nessuno fa sentire estraneo, anche se immigrato, perché nella Chiesa nessuno è ospite o straniero ma, come scrive San Paolo, siano tutti concittadini dei santi e familiari di Dio".