Un'immagine del giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia il 21 settembre del 1990 nei pressi di Agrigento - Ansa
L'Arcidiocesi di Agrigento auspica che sia il 9 maggio la data di beatificazione di Rosario Livatino, il giudice ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990 a 37 anni, e di cui è stato riconosciuto il martirio. La data ufficiale, però, non è stata ancora fissata.
L'auspicio dell’arcidiocesi di Agrigento, emerso oggi in una conferenza stampa nel capoluogo siciliano, è legato alla ricorrenza dell’anniversario della storica visita, il 9 maggio nel 1993, di Giovanni Paolo II alla Valle dei Templi con la celebre invettiva contro la mafia: «Nel nome di Cristo, mi rivolgo ai responsabili: convertitevi!. Un giorno verrà il giudizio di Dio!»…
Una ricorrenza dunque ricca di significati ma che ad oggi non può far dimenticare i rischi legati al Covid. L’andamento dei contagi non permette una programmazione sicura, tantomeno per una cerimonia a cui in molti vorrebbero partecipare. Il dovere della sicurezza e la prevenzione dei rischi legati alla pandemia impongono molta cautela. È bene dunque pazientare un po’ nel decidere la data, sperando che il coronavirus rallenti il passo e presto in tanti possano ringraziare insieme il Signore per il nuovo beato.