domenica 17 novembre 2024
Domenica 17 novembre l'ottava edizione. Dopo la Messa in San Pietro, Francesco condivide il pasto in Aula Paolo VI con 1300 disagiati. Iniziative in tante diocesi italiane
Una precedente edizione del gesto

Una precedente edizione del gesto - Siciliani

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Oggi si celebra l’ottava edizione della Giornata mondiale dei poveri, che quest’anno ha come motto un passo del Siracide: «La preghiera del povero sale fino a Dio (Sir 21,5)». Nel suo messaggio per la Giornata il Papa, facendo riferimento sempre al Siracide, ricorda che « i poveri hanno un posto privilegiato nel cuore di Dio, a tal punto che, davanti alla loro sofferenza, Dio è “impaziente” fino a quando non ha reso loro giustizia», e che «tutti siamo mendicanti, perché senza Dio saremmo nulla. Non avremmo neppure la vita se Dio non ce l’avesse donata». Come di consueto stamattina Francesco presiederà la celebrazione eucaristica nella Basilica di San Pietro alle 10. Prima della Messa benedirà 13 chiavi che rappresentano i 13 Paesi in cui la Famvin Homeless Alliance (Fha) della Famiglia Vincenziana, con il progetto “13 case” per il Giubileo, costruirà nuove abitazioni per persone disagiate. Tra questi Paesi c’è anche la Siria, le cui 13 case saranno finanziate direttamente dalla Santa Sede, un gesto di solidarietà reso possibile grazie a una donazione di UnipolSai. A seguire, in Aula Paolo VI, il Papa pranzerà insieme a 1.300 poveri. Il pranzo, organizzato dal Dicastero per il servizio della carità, sarà offerto dalla Croce Rossa Italiana. Al termine ai partecipanti sarà distribuito uno zaino offerto dai vincenziani contenente un pandoro, sapone, shampoo, un panino, tonno e un cappellino per il freddo.

Per onorare la Giornata il Dicastero per l’evangelizzazione provvederà alle esigenze dei più bisognosi con diverse iniziative benefiche, tra cui, ad esempio, il pagamento delle bollette per famiglie più abbienti attraverso i contatti con le parrocchie. Iniziativa resa possibile sempre da un contributo di UnipolSai. A partire da lunedì scorso fino a ieri l’ambulatorio Madre di Misericordia, struttura collegata al Dicastero per il servizio della carità che offre quotidianamente assistenza sanitaria gratuita ai poveri e ai bisognosi, è rimasto aperto dalle 8 alle 17, con la presenza di medici di 18 specialità differenti.

Sempre a Roma ieri sera ai mille delegati dell’Assemblea sinodale della Chiesa italiana sono state presentate una serie di opere a favore dei poveri promosse dalla Caritas della Capitale. Come l’ampliamento dei servizi del complesso di Villa Glori per malati di Aids, a cui si è aggiunto il Centro per persone con Alzheimer e demenza “Casa Wanda”, che svolge un servizio semiresidenziale attraverso l’accoglienza diurna e attività laboratoriali specifiche; “Caritas Art”, incontro tra carità e bellezza per recuperare i talenti artistici di persone fragili; il progetto “Officina delle opportunità”, per favorire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone svantaggiate; il progetto “Quartieri solidali”, in corso di realizzazione in 16 comunità parrocchiali della diocesi, per promuovere una cittadinanza attiva, responsabile e, appunto, solidale.

«I poveri non sono solo portatori di bisogni ma anche di risorse per la comunità – ha detto commentando queste esperienze don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana –. Abbiamo bisogno di ripensare i servizi, dando risposte di speranza, di fronte a una società in cui crescono le disuguaglianze».

Tante poi le iniziative per la Giornata odierna nelle diocesi lungo la Penisola. A Siena, alle 13, presso la Chiesa della Santissima Annunziata, il cardinale Augusto Paolo Lojudice inaugura la mostra “Amare sempre” che si tiene nell’ambito delle iniziative per il centenario della nascita di don Oreste Benzi. Al termine il pranzo di condivisione con i poveri organizzato dalla Caritas diocesana. Nella fase di preparazione delle pietanze – sottolinea un comunicato dell’arcidiocesi toscana – si sono offerti come volontari in cucina anche alcuni ragazzi pakistani accolti dalla città.

A Torino giovedì scorso l’arcivescovo Roberto Repole ha benedetto il nuovo centro “Casa porta di speranza” in via Luigi Chiala, struttura che ospita nuclei operativi diversificati per l’accoglienza notturna e diurna, l’igiene personale, la risocializzazione di detenuti e senza dimora. A Pescara, stamattina dalle 8 alle 10, la parrocchia di San Giuseppe ospita la “Colazione in compagnia dei poveri” preparata dalla Comunità Sant’Egidio, alle 12.15 si tiene poi il pranzo comunitario della Caritas diocesana in collaborazione con la Comunità Papa Giovanni XXIII nella Cittadella dell’accoglienza “Giovanni Paolo II”. A Padova nei giorni scorsi una sessantina di volontari delle Cucine economiche popolari (Cep) si sono attivati nelle parrocchie di appartenenza con banchetti informativi su una realtà che da 142 anni è in aiuto di quanti vivono ai margini della società. (T.Pi.)

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