Per il momento sono solo trecento. Ma fra sette mesi, per calcolarli tutti, a questa cifra bisognerà aggiungere molti zeri. Sono qui come una piccola ma importante avanguardia. A rappresentare le proprie conferenze episcopali nazionali, a prendere contatto con la realtà di Madrid, a informarsi e informare di come procede la preparazione della Giornata mondiale della gioventù, che dal 16 al 21 agosto riunirà nella capitale spagnola i giovani di tutto il mondo intorno al Papa.L’anteprima, pur su scala ridotta, dell’evento comincia oggi all’Escorial, un centro a quaranta chilometri dal cuore della metropoli iberica, dove fino a sabato sono riuniti i trecento delegati di 84 Paesi e di 44 movimenti, gruppi e associazioni. Tutti insieme, quasi come un’Onu dei giovani – sotto la guida dei vertici del Pontificio Consiglio per i laici e dell’arcivescovo di Madrid, cardinale Antonio Maria Rouco Varela – faranno il punto della situazione sugli aspetti organizzativi e logistici, condivideranno momenti di preghiera e visiteranno i luoghi dell’atteso incontro di agosto. Ieri, intanto, un assaggio dell’atmosfera che si respirerà nella tre-giorni madrilena è stato offerto ai giornalisti, insieme a qualche significativo numero, nella conferenza stampa di presentazione, svoltasi all’interno del quartier generale della Gmg 2011, a Plaza San Juan de la Cruz.Le preiscrizioni alla giornata sono già a quota 240mila, 140mila delle quali dalla Spagna e centomila dal resto del mondo. Rouco Varela: scuola di missione Procede anche la preparazione dei quindicimila volontari, e più in generale il cardinale Rouco Varela si è detto soddisfatto per i rapporti di collaborazione con il governo spagnolo, sia quello nazionale, sia a livello cittadino. Insomma tutto procede secondo i piani e l’arcivescovo della capitale non ha mancato di sottolineare che la Spagna – Madrid in particolare – era pronta ad ospitare la Giornata mondiale della gioventù fin dal 2005, quando però fu scelta Colonia. «Ora tocca a noi – ha sottolineato – e sono certo che questo appuntamento darà uno spirito ancora più missionario alla nostra Chiesa e alla nostra pastorale».Il porporato, del resto, di Gmg se ne intende, perché era l’arcivescovo di Santiago di Compostela, quando nel 1989, la Gmg fece tappa nella città del Camino. «Quell’esperienza – ha ricordato ieri ai giornalisti – ha aperto grandi prospettive e portato molti frutti spirituali». E ora naturalmente, ci si augura che Madrid 2011 faccia lo stesso. Rylko: incontro che cambia la vita Una eventualità, questa della quale si è detto certo anche il cardinale Stanislaw Rylko. Il presidente del Pontificio Consiglio per i laici, giunto a Madrid per l’occasione insieme al segretario del medesimo dicastero, monsignor Joseph Clemens, ha ricordato che in questi 25 anni la Gmg è stata «un autentico laboratorio della fede, grazie al quale milioni di giovani hanno incontrato Gesù e cambiato le loro vite». È nata così una «nuova generazione: giovani del sì a Cristo, alla sua Chiesa, giovani che hanno scoperto nel successore di Pietro un amico e una guida sicura per la loro esistenza». Anche da Madrid si attendono frutti simili. Anzi, ha concluso Rylko, «la Gmg è già iniziata e sta già producendo i primi risultati, come dimostra il pellegrinaggio della Croce delle Giornate in tutte le diocesi spagnole». Risultati, naturalmente, non limitati al solo Paese ospitante. Ieri Tiago Miranda, il delegato brasiliano, ha annunciato che saranno ventimila i giovani del suo Paese, un vero record. Il viaggio costa 1.500 dollari a testa e già sono partite le iniziative di autofinanziamento. Come del resto faranno 450 giovani del Sudafrica (costo cinquemila dollari a testa) e altrettanti o poco più dalla Svezia, per i quali però la spesa sarà minore, anche se non di poco conto. Ma cosa non si farebbe per partecipare alla Gmg.