domenica 5 aprile 2020
Era nato a Bozzolo il parroco della Cattedrale morto alla soglia dei 73 anni assai noto in città, teologo, già direttore del settimanale diocesano.
Don Alberto Franzini

Don Alberto Franzini

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Era un uomo di grande e fede e cultura il parroco della cattedrale di Cremona che si è spento nella notte tra venerdì 3 e sabato 4 aprile nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale di Cremona. Anche monsignor Alberto Franzini (73 anni li avrebbe compiuti martedì 7) è stato vittima del Covid a causa anche di complicanze dovute ad una patologia riscontrata qualche settimana prima. La diocesi perde un teologo stimato. Il vescovo Antonio Napolioni ne parla con «grande dolore» per il fitto rapporto giornaliero anche di amicizia. In una lettera di commiato scrive il presule: «Sono sicuro che il parroco della tua infanzia, don Primo, ti viene incontro e ti accompagna alla scoperta della sterminata comunione dei Santi». Perché monsignor Alberto, originario di Bozzolo era stato chierichetto di don Mazzolari, per il quale è aperta la causa di beatificazione. E a Bozzolo monsignor Franzini sarà sepolto, dopo una vita a servizio della diocesi come parroco prima di Sant'Imerio in città, poi della parrocchia di Santo Stefano in Casalmaggiore e dal 2014 come parroco della Cattedrale. Numerosi gli incarichi diocesani, da preside dell’Istituto teologico a direttore del settimanale diocesano la Vita Cattolica (dal 1984 all’85), da responsabile della pastorale del mondo politico e amministrativo (1994-96) a coordinatore per la diocesi dell’area pastorale “Capaci di comunicazione e cultura” (dal 2016 al 2017). Diverse le pubblicazioni che lascia in eredità tra cui l’ultima fatica: “Il mio parroco don Primo. Una introduzione alla figura e al pensiero di don Primo Mazzolari”, a cura della editrice Nec.

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