"La religione non può mai essere impugnata per uccidere o fare violenza: invocare il nome di Dio per tagliare le gole è una bestemmia che grida al cospetto del cielo e della terra". È uno dei passaggi della prolusione che il cardinale Bagnasco oggi ha pronunciato aprendo i lavoro del Consiglio permanente. Il presidente del vescovi italiani ha ricordato che "i cristiani copti, uccisi anch’essi in modo spettacolare, ci hanno ricordato il cuore del Vangelo, il vero volto del Cristianesimo. Con il cuore in ginocchio, riascoltiamo la testimonianza del fratello di due giovani martirizzati dai fondamentalisti: nostra madre “è una donna senza istruzione, con più di sessant’anni. Le ho chiesto cosa farebbe se vedesse uno dell’Isis passare per la strada e le dicessero che quello è l’uomo che ha sgozzato i suoi figli. Ha detto: chiederei a Dio di aprirgli gli occhi e gli chiederei di venire a casa nostra perché ci ha aiutati ad entrare nel Regno di Dio”!
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