“Siamo in sintonia con il Papa nel chiedere perdono”. Lo ha detto il vicario generale dei Carmelitani scalzi, padre Agustì Borrell, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando lo scandalo che ha coinvolto l’Ordine dei Carmelitani scalzi, scoppiato a Roma presso la Curia generalizia di Corso d’Italia, attigua alla chiesa di Santa Teresa.
“Siamo sempre in sintonia con il Papa – ha aggiunto padre Borrell -: ieri ha fatto un appello in cui ha chiesto perdono a nome di tutti, non ha parlato di casi concreti, non sappiamo esattamente a chi si riferiva ma certo da parte nostra siamo sempre pronti, come cristiani, a chiedere perdono per tutti gli sbagli, le debolezze, i peccati nella nostra vita come avviene nella vita di tutti”.
“Vogliamo anche continuare a cercare la verità – ha proseguito il vicario generale dei Carmelitani - e vivere tutte le vicende della vita alla luce del Vangelo, dell’esempio di Gesù e anche di un altro aspetto che il Papa sta mettendo molto in luce che è quello della misericordia. Offriamo il nostro perdono”.
Al momento, ha sottolineato padre Borrell, “ci sono dei sospetti e delle accuse pubbliche, noi non sappiamo e possiamo dire cosa c’è di vero in tutto questo. Si deve cercare con sincerità non lo scandalo ma la verità. Tra noi carmelitani c’è una ricerca della santità, ci sono tanti esempi di santità e sequela del Vangelo ma ci sono anche la debolezza, gli sbagli e il peccato che rimane in noi e che lottiamo per superarlo con l’aiuto di Dio. In questo caso servono perdono e misericordia”.
“La storia umana – ha concluso il vicario generale dei Carmelitani - è stata sempre così, c’è un intrecciarsi di gioie e tristezze, di cose straordinariamente buone e risvolti negativi della vita umana. È stato così nella vita di Gesù, nella vita di Santa Teresa di Gesù, lo è nella vita di tutti noi. Noi carmelitani in questi giorni viviamo la grande gioia della conclusione di questo 5° centenario della nascita di Teresa di Gesù, viviamo la gioia della canonizzazione dei genitori di Santa Teresa di Lisieux e viviamo anche le ombre della realtà, a volte difficile e travagliata, della nostra storia attuale in cui continuano ad esserci grandi prove di fedeltà e santità ma in cui ci sono anche delle ombre”.