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Il Dizionario di dottrina sociale della Chiesa è la rivista nata nel 2021 per comprendere meglio “le cose nuove del XXI secolo” attraverso il dialogo tra la ricerca scientifica e l’insegnamento sociale della Chiesa. La pubblicazione viene curata dal Centro di Ateneo per la dottrina sociale della Chiesa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Il numero di settembre 2024 include uno speciale in cui gli autori commentano l’articolata riflessione sull’intelligenza artificiale presentata da Papa Francesco al G7 di Borgo Egnazia, in Puglia (14 giugno 2024). Un modo per approfondire il dialogo fra ricerca e magistero ed elaborare proposte culturali e politiche all’altezza delle sfide che “ci toccano” – non solo come destinatari passivi, ma chiamandoci a esserne protagonisti.
Di seguito, la presentazione degli altri nuovi contributi del fascicolo.
Roberto Maier approfondisce il tema della dignità umana secondo la prospettiva dell’antropologia teologica. La dottrina sociale della Chiesa si rivolge a persone di buona volontà; al contempo, afferma l’autore, sembra spesso svilupparsi a partire da premesse antropologiche sostanzialmente chiuse. Una delle sue funzioni fondamentali, oggi, è riconciliare l’individuo con il comune: per farlo, ha bisogno di chiamare a un lavoro comune non solo sulle scelte sociali e politiche, ma anche sulla costruzione di un’antropologia condivisa. Per questo, è fondamentale che sia accompagnata da una buona e coraggiosa teologia.
Il contributo in inglese di Joseph H.H. Weiler, suddiviso in prima e seconda parte, si sofferma su libertà di religione, e libertà dalla religione in un mondo secolarizzato. Chi non crede nella libertà di religione e nella libertà dalla religione nelle nostre società moderne e liberaldemocratiche? La libertà di religione è presente in ogni singola costituzione europea. Ma, comunemente, si intende includa anche la libertà dalla religione. In questo senso primordiale Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno sostenuto il primato della libertà religiosa tra tutte le libertà: essa rappresenta l'ontologia stessa della condizione umana. Di ciò che significa essere umani.
Andrea Boitani analizza il tema del tasso di sconto sociale connesso al cambiamento climatico. Nel valutare gli effetti delle politiche di contrasto dei cambiamenti climatici, infatti, gli economisti utilizzano il tasso sociale di sconto, con una implicita assimilazione di una scelta collettiva, che coinvolge più generazioni, a quella di allocazione intertemporale del consumo di un singolo individuo dalla vita infinita. Tanto più alto il tasso di sconto e tanto più si svalutano i danni futuri del cambiamento climatico. In contrasto con una nozione di bene comune che coinvolga le generazioni future.
Infine, Rocco W. Ronza riflette sul nesso tra lingue, nazioni e diritti dei popoli nell’ordine internazionale. Le rivendicazioni russe sull’Ucraina hanno riportato alla ribalta la questione della definizione dei soggetti collettivi titolari del diritto alla statualità, su cui poggia la possibilità di un ordine internazionale pacifico. L’articolo ripercorre la storia del principio di nazionalità a base linguistica e ne traccia le radici nella tradizione istituzionale della Chiesa latina. Alla sua base c’è la ricerca di un equilibrio tra “particolarità ed universalità”, che si ritrova anche nella definizione più recenti dei “diritti dei popoli” nella dottrina sociale della Chiesa.