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Il Dizionario di dottrina sociale della Chiesa è la rivista nata nel 2021 per comprendere meglio “le cose nuove del XXI secolo”, attraverso il dialogo tra ricerca scientifica e insegnamento sociale della Chiesa. La pubblicazione è a cura del Centro di Ateneo per la dottrina sociale della Chiesa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il numero di marzo 2025 include sette nuovi contributi: di seguito la presentazione del fascicolo.
Nel numero viene affrontato il tema dell’Intelligenza Artificiale, con un approfondimento di Anna Maria Tarantola (in italiano e inglese) relativo all’impatto sulle nuove generazioni di un utilizzo inconsapevole degli strumenti digitali. Emerge l’importanza della dimensione educativa, per una maggiore consapevolezza delle opportunità e dei rischi. L’articolo nasce dall’intervento dell’autrice al convegno di Telefono Azzurro “Il bambino al centro. Un internet sicuro per tutti: proteggere le nuove generazioni nel mondo digitale” (10 febbraio 2025, Università Cattolica del Sacro Cuore).
Giancarlo Rovati mette a fuoco l’esperienza multidimensionale della povertà e le sfide relative alla sua misurazione, anche con riferimento al caso italiano. Infatti, la scarsità di risorse (materiali, monetarie, culturali, occupazionali, sanitarie, relazionali) che contraddistingue il vivere in povertà può raggiungere livelli estremi, assoluti o relativi, che vengono misurati con indicatori e indici specifici, a cui fanno riferimento altrettante soglie di povertà.
A questo tema si collega opportunamente il contributo di Rosangela Lodigiani, approfondendo cosa significhi realizzare una governance collaborativa e inclusiva nel sistema di welfare, anche in questo caso con riferimento all’esperienza del nostro Paese. Quale deve essere il ruolo dello Stato e quale quello delle altre fonti di produzione del benessere, nella costruzione del sistema di welfare?
Il contributo di Marco Allena ci riporta alla forma elementare di partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica, analizzando il concetto di tributo e mettendone in evidenza il nesso con i principi costituzionali di solidarietà, uguaglianza, capacità contributiva e legalità. La nozione di tributo, infatti, è densa di significati con molteplici sfaccettature; in questo senso, la dottrina sociale della Chiesa ha dato un fondamentale contributo nella sua interpretazione.
Due interventi molto diversi dal punto di vista disciplinare, di Diego Boerchi (psicologo sociale) e Sergio Beraldo (economista), offrono spunti originali di riflessione sulla dimensione umana dell’agire economico. Diego Boerchi affronta il tema del lavoro sostenibile indagando quattro dimensioni: ambientale, economica, sociale e personale. Un lavoro sostenibile, infatti, dovrebbe: contribuire a ridurre l’impatto ecologico; sostenere uno sviluppo economico equo; promuovere la coesione sociale attraverso relazioni etiche; garantire il benessere personale attraverso l’equilibrio tra vita e lavoro. Solo un approccio integrato può rendere il lavoro un motore di sviluppo duraturo e inclusivo.
Sergio Beraldo analizza il principio di gratuità nelle relazioni mercantili, suggerendo le caratteristiche che un’azione ad esso ispirata deve possedere. A partire da tale analisi, l’articolo sostiene la neutralità del mercato, la cui traiettoria può essere orientata verso il bene comune dalla responsabilità morale delle persone, e dunque dalla loro capacità di fecondare lo scambio con sentimenti di gratuità.