martedì 4 dicembre 2012
​Ore da incubo per il giornalista e presidente della commissione Vigilanza Rai, in balia dei rapinatori ieri sera a Monte Porzio Catone.
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​"Ti ammazziamo" e poi le botte. Ore da incubo per il giornalista e senatore Sergio Zavoli, in balia dei rapinatori ieri sera nella sua villa alle porte di Roma. Gli hanno puntato la pistola contro minacciando di ucciderlo se non avesse indicato il posto della cassaforte. Al suo primo rifiuto il giornalista è stato colpito al volto, forse con il calcio dell'arma. Secondo una prima stima, il bottino è di circa 20mila euro.   La rapina è stata messa a segno intorno alle 19.30 a Monte Porzio Catone, vicino a Roma. I rapinatori, almeno quattro con il volto coperto e armati di pistola, sono entrati nell'abitazione del giornalista e senatore, che e' stato minacciato e picchiato e poi rinchiuso in una stanza insieme ad alcuni domestici. "Stanotte sono rimasto in ospedale, ora sono a casa", ha detto Zavoli, che e' anche presidente della commissione di Vigilanza Rai. Lo spavento è passato ma Zavoli porta i segni di una notte di terrore: ha un ematoma al volto ed è sotto controllo medico, ma sta bene. "Quei rapinatori avevano l'accento di cittadini dell'Est Europa e il volto coperto dal cappuccio", ha riferito Zavoli, assieme ad altre due vittime, agli investigatori. Zavoli è stato medicato in ospedale dopo aver ricevuto un colpo al volto, forse con il calcio della pistola. I quattro rapinatori hanno estratto la cassaforte dal muro e portato via orologi e monili in oro. Poi sono scappati probabilmente a bordo di un'auto. Le telecamere di sorveglianza all'interno della villa non avrebbero registrato l'episodio. I rapinatori sarebbero entrati da una porta secondaria dell'abitazione. Unanime il sostegno del mondo politico e numerosi i messaggi inviati a Zavoli. L'Aula della Camera e del Senato hanno espresso solidarietà al giornalista e senatore, che ha ricevuto anche le telefonate dei presidenti delle Camere, Renato Schifani e Gianfranco Fini.
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