lunedì 15 settembre 2014
Il Parlamento, in seduta comune, tornerà a votare per l'undicesima volta. Eletti invece tre membri laici, su 5 da scegliere, del Csm.
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Niente da fare. Il Parlamento, riunito in seduta comune a Montecitorio, non è riuscito nemmeno oggi a esprimere due giudici costituzionali. Sono stati eletti solamente 3 membri laici, sui 5 da nominare, del Consiglio superiore della magistratura. Segno di una grande divisione perdurante. Nessun candidato alla Consulta ha raggiunto il quorum richiesto dei 3/5 dei componenti dell'Assemblea, pari a 570 voti. Violante e Bruno, dunque, non ce l'hanno fatta. Servirà una nuova votazione, la numero 11, già programmata per martedì alle 18, come annunciato il presidente della Camera Laura Boldrini in conferenza dei capigruppo. E quelli del Pd, Roberto Speranza, e di Fi, Renato Brunetta, assicurano che anche a questa votazione per i giudici della Consulta si insisterà con il ticket Violante-Bruno. Ognuno di loro avrebbe avuto sui 530 voti e "Con un numero così elevato di voti- spiega Brunetta- non si abbandonano questi candidati, serve un altro sforzo". In quanto al Csm sono stati eletti quali membri laici Elisabetta Alberti Casellati, Teresa Bene e Renato Balduzzi. I tre hanno superato il quorum previstodi 482 voti. Devono quindi essere eletti ancora altri due membri laici del Csm. Servirà una nuova votazione, sarà l'ottava.
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