Sarà di almeno due mesi il rinvio del
processo vatileaks due, perchè è stato stabilito in 60 giorni
il tempo necessario per le perizie sui supporti informatici,
che devono ricostruire le conversazioni via messaggini e mail
tra monsignor Vallejo Balda e alcuni suoi coimputati. Come è
noto, poi, sarà un'udienza a porte chiuse, seguita da camera
di consiglio, a stabilire quale parte dei materiali sarà messa
agli atti in quanto alcuni testi scabrosi risultano poi non
pertinenti riguardo ai fatti oggetto del processo.
"Una volta che è stata
ammessa la perizia, è automatico che servano settimane, se dire
due mesi, o 7 settimane, o 6 settimane e mezzo, non so dire,
aspettiamo", "però è chiaro che non sia un tempo di pochi
giorni, due mesi mi pare un tempo plausibile". Lo ha detto padre
Federico Lombardi, interpellato sulla data di ripresa delle
udienze per il processo Vatileaks 2.
"Quello che tutti
sappiamo - ha osservato padre Lombardi - è che è stata ammessa
la perizia, questo richiede la nomina del perito di parte, del
perito d'ufficio, decidere quali sono i materiali, e tutto
questo richiede tempo". "Se dici due mesi - ha aggiunto il
portavoce - non dici una cosa australe, come ordine di grandezza
non è improprio, è ragionevole".
"È stato dato incarico alla Gendarmeria di andare a
ritirarla, adesso non so se è andata l'8 dicembre, la data del
giubileo, ma mi pare non ci fosse fretta", così padre Lombardi
ha risposto alla domanda se la Gendarmeria abbia o meno ritirato
la perizia psichiatrica su monsignor Vallejo Balda, a casa del
monsignore.