venerdì 11 dicembre 2015
​La decisione presa per consentire le perizie informatiche sugli scambi mail e sms tra gli imputati.
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Sarà di almeno due mesi il rinvio del processo vatileaks due, perchè è stato stabilito in 60 giorni il tempo necessario per le perizie sui supporti informatici, che devono ricostruire le conversazioni via messaggini e mail tra monsignor Vallejo Balda e alcuni suoi coimputati. Come è noto, poi, sarà un'udienza a porte chiuse, seguita da camera di consiglio, a stabilire quale parte dei materiali sarà messa agli atti in quanto alcuni testi scabrosi risultano poi non pertinenti riguardo ai fatti oggetto del processo. "Una volta che è stata ammessa la perizia, è automatico che servano settimane, se dire due mesi, o 7 settimane, o 6 settimane e mezzo, non so dire, aspettiamo", "però è chiaro che non sia un tempo di pochi giorni, due mesi mi pare un tempo plausibile". Lo ha detto padre Federico Lombardi, interpellato sulla data di ripresa delle udienze per il processo Vatileaks 2. "Quello che tutti sappiamo - ha osservato padre Lombardi - è che è stata ammessa la perizia, questo richiede la nomina del perito di parte, del perito d'ufficio, decidere quali sono i materiali, e tutto questo richiede tempo". "Se dici due mesi - ha aggiunto il portavoce - non dici una cosa australe, come ordine di grandezza non è improprio, è ragionevole". "È stato dato incarico alla Gendarmeria di andare a ritirarla, adesso non so se è andata l'8 dicembre, la data del giubileo, ma mi pare non ci fosse fretta", così padre Lombardi ha risposto alla domanda se la Gendarmeria abbia o meno ritirato la perizia psichiatrica su monsignor Vallejo Balda, a casa del monsignore.
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