mercoledì 5 giugno 2024
Tre filoni d'iniziativa (storico, enogastronomico e archeologico) per valorizzare la riscoperta di terre danneggiate dalla lunga chiusura della statale Contessa, ora riaperta. Le Confcommercio unite
Un progetto turistico ad hoc per una strada storica
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Dopo 8 mesi di lavori strutturali ha riaperto la statale 452 Contessa, una strada storica che collega Gubbio e il nord-est dell'Umbria con le Marche e la provincia di Pesaro e Urbino. Per celebrare la riapertura e sostenere le imprese turistiche danneggiate durante la chiusura della strada (con perdite che sono stati quantificate in quasi due milioni di euro), le due Regioni hanno ideato il progetto turistico “Contessa, una porta tra terra e mare”, che si articola in tre filoni: enogastronomico, storico e archeologico. Il programma di rilancio della statale 452, da sempre il percorso più breve per collegare questi due territori, è stato presentato all'Enit, l’Agenzia nazionale per il turismo, alla presenza dei vertici di Confcommercio Marche Nord e Confcommercio Umbria - Gubbio che hanno messo a punto un programma di marketing territoriale per valorizzare e rilanciare le aree attraversate dall'arteria. «La chiusura della Contessa la scorsa estate - ha spiegato Amerigo Varotti, direttore di Confcommercio Marche Nord - ha deviato i tradizionali flussi turistici umbri in direzione delle nostre coste verso altre località». «Insieme - ha commentato la vicepresidente Barbara Marcolini - abbiamo lavorato con l’Anas e le Regioni per sollecitare la conclusione dei lavori, riuscendo ad anticiparne di quattro mesi l'apertura e per questo siamo grati alle istituzioni. Ora parte il progetto di rilancio di questo asse viario, messo a punto congiuntamente: per recuperare le perdite economiche subite dalle imprese dell'entroterra durante la sua chiusura».

Il progetto di rilancio turisticodel territorio attorno all'asse viario parte con la nascita dei 'Menu della Contessa', circuiti dedicati alla scoperta di ristoranti e prodotti del territorio interregionale, come ad esempio la crescia e il friccò eugubini, i tartufi bianchi di Gubbio e Acqualagna, la favetta di Fratterosa e le amarene di Cantiano. Sono previsti da metà giugno a metà settembre anche i “Week gastronomici d'(A)Mare”, durante i quali ristoranti della costa di Pesaro, Fano, Marotta e Gabicce Mare proporranno menu a prezzi speciali. Ma anche i percorsi dedicati ai Montefeltro e ai Della Rovere, signori di questi territori; tra i tanti, “Pedalando nella terra del Duca”, tra Urbino, Gubbio e Pesaro, e quello che dall'Umbria conduce a Mondavio, dominata dalla mole della Rocca roveresca.

In questo ideale filo rosso interregionale, si collocano anche proposte archeologiche da riscoprire: il teatro romano di Gubbio e il suo antiquarium, il ponte Mallio a Cagli, lungo la Flaminia, il parco archeologico di Fossombrone e l'arco di Augusto a Fano. Quelli individuati sono percorsi fisici e ideali condivisi dalle due regioni – ha concluso Barbara Marsili, presidente di Confcommercio Umbria - Gubbio - per valorizzare tutte le eccellenze che ci sono sul territorio, partendo proprio da quello che abbiamo in comune. In un paese come l'Italia attraversato da Nord a Sud, avviene spesso che il Centro venga bypassato, sottostimando così le sue potenzialità ed attrattive. Ecco, noi vogliamo valorizzare tutte le eccellenze che ci sono: partendo proprio da quello che abbiamo in comune».

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