Ancora un ultimatum indirizzato al premier Matteo Renzi. Dopo un week-end al alta tensione, con Fi divisa sulla linea da tenere con la maggioranza e il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi che bolla come non determinante il ruolo del partito di Berlusconi ("i numeri per andare avanti ci sarebbero lo stesso") è il capogruppo alla Camera Renato Brunetta a fare pressing su Renzi: "Noi gli chiediamo, se vuole mantenere la parola, se vuole mantenere i patti, di approvare la riforma elettorale prima di Pasqua, altrimenti casca l'accordo con Berlusconi, con Forza Italia". La riforma della legge elettorale è ferma da tre settimane al Senato e non è stata ancora consegnata alla Commissione Affari Costituzionali competente, è l'accusa che arriva da Brunetta.
A stretto giro di posta la replica di Renzi: sulle riforme, ha detto il premier "non accettiamo ultimatum da nessuno meno che meno da Brunetta. Se stanno al
gioco delle riforme bene se no, al Senato, ce la facciamo". Renzi ha escluso, interpellato dai giornalisti, che ci sia in programma a breve un incontro con Berlusconi. A Brunetta ha replicato anche il ministro Boschi definendo come una sua idea priva di fondamento l'approvazione dell'Italicum entro Pasqua. "Deve essere ancora esaminato dalla commissione del Senato e a Pasqua mancano 10 giorni" ha sottolineato. Per il deputato del Pd Federico Gelli, infine, il capogruppo di Fi è solo in cerca di visibilità: "lanciare ultimatum e inventare nuove scadenze serve solo ad alimentare il caos".