«Così è un provvedimento troppo squilibrato. Credo che in Parlamento vada aperto il confronto e trovate le possibili correzioni». Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro con Prodi, è presidente della commissione Lavoro della Camera.
È d’accordo con la Cgil che così si rischia di aumentare la precarietà? Dico solo che la combinazione tra l’assenza di una causalità per accendere il contratto a termine, il periodo allungato da 1 a 3 anni e il limite dell’organico elevato al 20% creano troppo disequilibrio a danno dei giovani. Va bene incentivare le occasioni di lavoro, ma serviva un confronto con le parti sociali per tarare meglio il provvedimento. Ora discutiamone in Parlamento per trovare le correzioni. Bene invece le scelte sull’apprendistato che deve restare la via principale di accesso al lavoro.
Sembra tramontata l’ipotesi del contratto di inserimento a tutele crescenti... Farne un contratto unico sarebbe stato sbagliato, avrebbe 'ucciso' l’apprendistato. Andrebbe promosso per chi ha più di 29 anni o per i disoccupati di lunga durata. Ciò che mi preoccupa, però, è che non vedo l’intenzione di eliminare alcune forme di contratti precari.
La delega si riuscirà a completare in 6 mesi? Non sono pochi 6 mesi. Urgente è la riforma degli ammortizzatori sociali con l’estensione a chi non ne gode. Attenzione, però, ci sono oltre 500mila persone in cig a zero ore e 150mila coperte da quella in deroga. Se si pensa di eliminarla, estendendo a tutti il sussidio di disoccupazione occorre farlo in modo graduale.