sabato 10 dicembre 2011
Così l'arcidiocesi commenta la vicenda della ragazza di 16 anni portata al Tribunale dei minori dai genitori per convincerla all'aborto. Il Movimento per la Vita rinnova la propria disponibilità ad aiutare.
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«La Chiesa di Trento conferma il suo impegno per la vita, esortata anche dalla lettera di Avvento dell'arcivescovo che proprio quest'anno ne fa uno dei punti fondamentali». Così l'arcidiocesi di Trento commenta la vicenda della ragazza di 16 anni portata al Tribunale dei minori dai genitori per convincerla all'aborto.«Nel caso - riferisce la Curia - si è ritenuto importante cercare di conoscere anzitutto i termini del problema, nel dovere di conservare e raccomandare un atteggiamento che eviti polemiche che possano appesantire anzitutto la giovane madre, desiderando comunicare un sentimento di vicinanza vera, anche nella preghiera, con tutte le persone che stanno vivendo questo momento difficile. Un procedimento giuridico era atteso per più tardi».«È doveroso far presente - viene evidenziato - che la nostra diocesi ribadisce il suo sì incondizionato alla vita nelle sue varie fasi e ritiene giusto offrire tutto l'aiuto concreto possibile perché la vita possa essere sempre protetta».Il vicepresidente nazionale del Movimento per la Vita, Pino Morandini, in relazione alla notizia dell'avvenuto aborto della ragazza ha dichiarato: "ho appreso la notizia dalla prima pagina di un quotidiano locale, spero sia infondata. Da ieri abbiamo attivato l'associazione tramite massmedia facendo arrivare la nostra disponibilità ad aiutare in ogni modo la giovane donna. Tra i progetti proposti c'è anche l'adozione prenatale per un tot di mesi". "Noi vogliamo dare - ha proseguito - tutto l'aiuto possibile. Siamo in trepidante attesa per capire se c'è ancora tempo per aiutare la ragazza come abbiamo fatto in tutti i casi di gravidanza difficile".
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