sabato 15 maggio 2021
Scendono anche i ricoveri in terapia intensiva. Il tasso di positività è al 2,2%
Via libera ai test salivari. Contagi e tasso di positività in calo

Ansa

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Sono 136 i decessi legati al coronavirus registrati questo sabato in Italia, in calo rispetto a ieri (182). Il totale delle vittime da inizio pandemia è ora di 124.063. Mentre sono 6.659 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, che portano il totale dall'inizio della pandemia a 4.153.374. Questi i dati odierni del bollettino del ministero della Salute.

Ammontano a 294.686 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i test erano stati 298.186. Il tasso di positività è del 2,2%, in calo rispetto al 2,5% di ieri.

Risultano 1.805 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, 55 in meno rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 63 (ieri 99). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 12.493 persone, -557 meno di ieri.

Via libera ai test salivari

Il ministero della Salute con una circolare dà il via libera all'uso dei test salivari per la diagnosi di infezione da Sars-Cov-2. Viene però suggerito di ricorrere al campione di saliva "qualora non sia possibile ottenere tamponi oro-nasofaringei". Inoltre, la circolare sottolinea che il test salivare può essere considerato un'opzione per il rilevamento dell'infezione "in individui asintomatici sottoposti a screening ripetuti per motivi professionali o di altro tipo, per aumentare l'accettabilità di test ripetuti, qualora vengano sottoposti a screening individui molto anziani o disabili o in caso di carenza di tamponi".

Questo perché "gli studi disponibili indicano una sensibilità diagnostica variabile dei test molecolari su campioni di saliva, in relazione alla tecnica di raccolta: una sensibilità maggiore è stata rilevata nella saliva orofaringea posteriore del primo mattino, mentre una sensibilità inferiore è stata osservata con la tecnica del 'general spitting'". Inoltre, "la sensibilità diminuisce dopo i primi cinque giorni dall'inizio dei sintomi".

I test salivari sono indicati per gli esami di terza media, che inizieranno appena concluse le lezioni, e di maturità, che prenderanno il via dal 16 giugno. "Condivido la riflessione sull'opportunità di utilizzare i test salivari già per gli esami di terza media e di maturità. Porrò il tema all'attenzione del ministro Patrizio Bianchi", ha spiegato il sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso, che saluta con un plauso il via libera all'uso dei tamponi salivari nelle scuole: "un provvedimento che come Lega caldeggiavamo da mesi e che servirà a contenere i rischi per insegnanti, personale e studenti, migliorando sensibilmente la capacità di monitorare e tracciare la presenza del virus all'interno della comunità scolastica. Questo è lo spirito con cui deve muoversi un Governo di unità nazionale".

Anche i sindacati della scuola sono favorevoli all'utilizzo di questi tamponi da subito. "Auspichiamo possano essere utilizzati subito per gli esami di Stato - afferma Elvira Serafini dello Snals - il Covid sta colpendo le fasce di alunni giovani e giovanissimi, con le varianti sono presi di mira anche i piccoli. Sarebbe importantissimo tutelare docenti, personale ata e alunni: con questi test saremmo certi che non ci sono casi di positività. Chiediamo la gratuità di questi test per tutti, personale e studenti". Anche per Pino Turi della Uil Scuola "i test salivari per garantire gli esami di terza media e di maturità, sono uno strumento che garantisce la procedura degli esami in sicurezza e contemporaneamente l'insieme della comunità educante".





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