Si allarga agli over80, agli operatori sanitari, agli ultra fragili e agli ospiti delle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) la platea delle persone candidate a ottenere la terza dose del vaccino anti Covid-19. Mentre i dati dell’Istituto superiore di sanità confermano l’efficacia della vaccinazione nel ridurre in modo netto il rischio di contagio, ospedalizzazione e morte, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato una crescita costante del fondo sanitario nazionale e l’impegno per ridurre le disparità di accesso alle cure territoriale grazie ai fondi del Piano nazionale di recupero ripresa e resilienza (Pnrr).
Sul piano epidemiologico, il bollettino giornaliero ha indicato ieri 3.525 nuovi casi e 50 morti, ma la pressione sul sistema sanitario si è ridotta ulteriormente: è calato infatti il numero delle persone attualmente positive (-982) e anche quello dei ricoverati, sia nei reparti ordinari (-56) sia nelle terapie intensive (-8). Intanto una circolare del ministero della Salute ha prorogato al 30 novembre la validità e la possibilità di rilascio delle certificazioni di esenzione alla vaccinazione anti Covid- 19, che erano in scadenza a fine settembre. Il report delle vaccinazioni segnala che quasi 42 milioni di persone, pari al 77,47 per cento della popolazione over12, hanno completato il ciclo vaccinale, mentre – a ieri sera – erano 40.111 le persone sottoposte alla terza dose, pari al 4,31 per cento della popolazione destinataria del richiamo.
Una fascia che attualmente comprende solo persone immunodepresse o sottoposte a trapianto, ma che presto dovrebbe allargarsi agli over80, agli ospiti delle Residenze sanitarie assistite (Rsa), agli ultra fragili e al personale sanitario (a partire da quelli più a rischio) secondo le indicazioni emerse dalla riunione di ieri del Comitato tecnicoscientifico (Cts). Si tratta, di fatto, delle stesse categorie che furono scelte per la prima fase della campagna vaccinale. Lunedì è attesa un’altra riunione del Cts che potrebbe prendere decisioni ri- guardo la capienza degli eventi e degli spettacoli e la quarantena nelle scuole. L’efficacia della vaccinazione viene confermata dai dati completi del report settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Infatti, negli ultimi 30 giorni e relativamente agli over80, il tasso dei ricoveri nei non vaccinati è stato 9 volte più alto, il tasso di ingresso in terapia intensiva 11 volte più alto, e il tasso dei decessi 14 volte più alto.
Più in generale il rischio, per le persone vaccinate, è inferiore del 77 per cento per la diagnosi, del 93 per cento per l’ospedalizzazione e del 95 per cento per i ricoveri in terapia intensiva e per i decessi. Secondo i dati dell’Iss, l’effetto delle vaccinazioni appare evidente anche per i giovani, che hanno iniziato a immunizzarsi soprattutto in vista dell’estate: «Da inizio agosto si è osservata una forte diminuzione dell’incidenza nella fascia 12-19 anni e una diminuzione meno marcata negli over20 ».
«Siamo ancora dentro la pandemia, ma i risultati della campagna di vaccinazione sono molto incoraggianti » ha commentato il ministro Speranza, in collegamento con Futura 2021, evento promosso dalla Cgil a Bologna. E ha aggiunto: «Dobbiamo continuare a fare crescere le risorse che lo Stato impegna nella sanità pubblica. Ai finanziamenti del Pnrr, 20 miliardi in un colpo solo, dobbiamo affiancare quelli al fondo sanitario nazionale, per dare continuità».