Seduta molto movimentava alla Camera durante il dibattito sulla legge di Stabilità, approvata ieri sera a maggioranza con 307 voti favorevoli e 116 voti contrari. Ad accendere le polveri sono stati soprattutto i deputati del M5S, che hanno inalberato in aula cartelli (vietati dal regolamento) con le scritte «No slot», «Governo d’azzardo» e «Ladri di pellet». Le proteste sono degenerate con l’occupazione dei banchi del governo, che ha costretto prima il presidente di turno Roberto Giachetti, poi la stessa Laura Boldrini a raffiche di espulsioni. Accompagnati fuori dall’aula sono stati i "grillini" Tripiedi, Alberti, Baroni, Frusone, Rizzo, Basili., il capogruppo Villarosa, Caminardi, Ferraresi. Dell’Orco, Della Valle, Carinelli, Nesci e Vacca. Duro, a tratti violento, anche il linguaggio, come quando il pentastellato Federico D’Incà ha evocato i «bastoni terapeutici» contro il governo o la collega di partito Castelli ha attaccato la presidente Boldrini (che aveva definito «per nulla eroico» il tentativo di occupare il banchi del governo) con queste parole: «Presidente, voglio dire che forse gli eroi siete voi, gli eroi del malaffare, gli eroi della mafia, gli eroi della corruzione, gli eroi delle marchette, gli eroi delle lobby, siete questi». (Boldrini, impassibile, non ha raccolto e ha perfino ringraziato la deputata).Sui provvedimenti del governo sul gioco d’azzardo, che condonano i centri scommesse non autorizzati, di fatto regolarizzandoli, ci sono state molte voci critiche, sia all’interno della maggioranza di governo (Paola Binetti, Udc) che nelle altre opposizioni (Fi, Fdi, Lega Nord). Massimo Corsaro (Fdi) ha detto: «Mentre si prendono a schiaffi i lavoratori aumentando le tasse su Tfr e sui fondi pensione, tassando anche le assicurazioni sulla vita, si fanno pagare soltanto 10 mila euro a chi esercita illegalmente il gioco d’azzardo». Ma gli emendamenti sono stati bocciati dalla maggioranza. Il sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta ha però spiegato il governo non è contrario a una più stringente regolamentazione del gioco d’azzardo, ma questo non va fatto la legge di stabilità ma con dei provvedimenti ad hoc: «Il nostro obiettivo – ha detto – è quello di assicurare la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza nonché delle fasce sociali più deboli e dei minori di età. Lo vuole fare assieme al Parlamento e non è la legge di stabilità che conclude questo itinerario». Sì alla legge da Paola Binetti, che però ha commentato: «Il condono per i gestori irregolari del gioco d’azzardo è solo un escamotage per non pregiudicare maggiori entrate nelle casse di uno Stato sempre più biscazziere».