Gli scatti d'anzianità che gli
insegnati avrebbero dovuto restituire allo Stato resteranno
nelle loro tasche. Il dietro front del governo e lo stop sulla
restituzione dei 150 euro al mese, che ieri aveva scatenato
caos e polemiche, oltre all'invito da parte del ministro
dell'Istruzione
Maria Chiara Carrozza al titolare dell'Economia
Fabrizio Saccomanni a fare retromarcia, è arrivato poco dopo le 10 con
una nota di Palazzo Chigi al termine di una riunione con i due ministri:
"Gli insegnanti non dovranno restituire i 150 euro percepiti
nel 2013 derivanti dalla questione del blocco degli scatti".Immediata la reazione del ministro Carrozza, che ha esultato su
Twitter: "Sono soddisfatta per gli insegnanti". E ha
commentato: "È un tema politico che riguarda gli insegnanti e
il loro futuro, ma anche tutti gli impicci
burocratico-amministrativi per cui si arriva a un paradosso,
insomma a un pasticcio. E questo a volte avviene anche senza
che i ministri o il Governo ne sappiano niente".Da parte sua
Saccomanni ha parlato di "problema di comunicazione" e ha
tenuto a precisare: "Il ministero dell'Economia esegue
istruzioni che non ci sono pervenute. È un mero esecutore".Immediato il commento di
Matteo Renzi sul dietrofront
dell'esecutivo: ("Bene governo: su insegnanti #cambiaverso.
Adesso lavoro"); il segretario del Pd di buon mattino sempre
con un "cinguettio" aveva ammonito: "Il taglio agli insegnanti
è assurdo. Il governo rimedi a questa figuraccia, subito. Il
Pd su questo non mollerà di un centimetro". E sempre stamani
il vicepremier e leader di Ncd
Angelino Alfano incalzava: "È
un modo del governo di farsi male da solo. Io e Ncd faremo di
tutto per entrare dentro questa vicenda e faremo di tutto per
evitare che si verifichi", mentre
Nichi Vendola (Sel) lamentava
il "sordante silenzio di Letta".Pericolo scampato, dunque, e
commenti positivi allo stop da parte, tra gli altri, del
ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Maurizio Lupi
(Ncd), del presidente dell'Assemblea nazionale del Pd
Gianni
Cuperlo e di molti altri dirigenti del Partito democratico. Per
evitare che il problema si riproponga in futuro, l'ex ministro
dell'Istruzione e deputato del Pd
Beppe Fioroni ha sollecitato
il governo a varare una norma che escluda i docenti dal blocco
degli scatti dello stipendio "che equipari gli insegnanti ai
magistrati, le forze dell'ordine, i militari".Una busta paga "alleggerita" di 150 euro al mese fino alla
restituzione dei soldi percepiti in più nel 2013. Questa la
stangata cui sarebbero andati incontro gli insegnanti con il
decreto entrato in vigore a novembre e che prevedeva per tutto
il 2013, quindi retroattivamente, il blocco degli scatti
d'anzianità. Sarebbero stati circa 80.000 i prof chiamati a restituire quanto
percepito e non dovuto: ora possono tirare un sospiro di sollievo.