La Commissione Industria del Senato non ha ancora chiuso i lavori sul decreto sviluppo. L'esame e il voto degli emendamenti si è protratto per tutta la notte, ma restano ancora alcuni nodi da sciogliere tra i quali il prolungamento delle concessioni balneari e l'abbassamento del credito di imposta per le infrastrutture.Ora è riunita la Commissione Bilancio di Palazzo Madama per dare il suo parere sulla congruità delle coperture; successivamente tornerà a riunirsi la Commissione Industria. È una corsa contro il tempo: il dl è atteso in Aula infatti alle 11 e oggi stesso dovrebbe votarsi la fiducia. Nella notte la Commissione ha dato il via libera a tre articoli (36, 37 e 38) e attualmente attende il parere della commissione Bilancio sul 33. Su questo articolo omnibus (da Rfi alla Livorno-Civitavecchia passando per il finanziamento delle università), che contiene tra l'altro l'abbassamento del tetto per il credito di imposta per le infrastrutture (da 500mila a 100mila euro) ci sarebbero problemi di copertura. Si ragionerebbe dunque sul 'tetto' per il credito e sulla sua revisione. Non sarebbe inoltre ancora risolto il nodo del maxi allungamento delle concessioni balneari (dal 2015 al 2045 chiede la commissione) per la quale sia il governo, sia ieri la Commissione europea, hanno espresso la loro netta contrarietà. Via libera invece all'emendamento a firma Cinzia Bonfrisco (Pdl, più le firme di alcuni senatori della Lega e dell'Udc) che, intervenendo sulle modalità di conversione tra azioni privilegiate e ordinarie, punta a diluire la quota delle fondazioni in Cassa Depositi favorendo l'ingresso dei privati.
GOVERNO BATTUTO SULLE CONCESSIONI DELLE SPIAGGEGoverno battuto in commissione Industria del Senato sulla proroga della concessione delle spiagge inserita nel dl sviluppo. La proroga, inizialmente prevista di 30 anni, è stata ridotta a 5 dopo i rilievi della Commissione Bilancio, anche se il governo aveva espresso parere contrario anche sulla mini-proroga. La Commissione industria del Senato ha concluso l'esame del Dl Sviluppo, dando mandato al relatore. Il provvedimento passa in aula dove sarà votato a partire dalle 15.PER CREDITO IMPOSTA RESTA SOGLIA 500 MILIONEResta a 500 milioni la soglia per il credito d'imposta alle infrastrutture previsto dal decreto sviluppo. La Commissione Industria del Senato ha infatti bocciato l'emendamento dei relatori che abbassava a 100 milioni l'importo minimo delle opere destinatarie dell'agevolazione.