Cgil e Uil in piazza del Popolo a Roma per lo scipero generale del 16 dicembre - Fotogramma
È ancora in atto lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil contro parte delle politiche economiche del governo Draghi, dal fisco alle pensioni. Cortei e discorsi si sono tenuti a Milano, Cagliari, Bari, Palermo e Roma.
Forse l'effetto più avvertito dai cittadini è nel settore dei trasporti pubblici. Ma i disagi nel complesso appaiono limitati. L'adesione maggiore dei lavoratori risulta in Emilia- Romagna. A Genova i convogli della metropolitana sono ridotti di circa un terzo. A Napoli l'adesione risulta bassa e sono state soppresse un numero limitato di corse. A Roma l'Atac registra l'adesione di circa un terzo dei dipendenti, la linea metropolitana maggiormente interessata dall'astensione risulta essere la A. A Milano i metropolitane e mezzi di superficie funzionano in linea di massima, Trenord non è interessata dallo sciopero direttamente.
In altri ambiti c'è da registrare la forte adesione dei lavoratori del settore metalmeccanico.
Di fronte al coro di critiche di partiti e della Cisl la replica è arrivata dal segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri: "Se non ora, quando avremmo dovuto fare lo sciopero, se non ci sono risposte sufficienti nella manovra". Che poi esprime rispetto pr la scelta della Cisl di non aderirvi, "non c'è un sindacato unico. Ci sono tre grandi centrali sindacali con storie e sensibilità diverse. Rispettiamo e chiediamo rispetto. Poi lunedì saremo insieme a palazzo Chigi per il tavolo sulle pensioni".
"Mi auguro che anche la piazza della Cisl sabato sia piena, perché non abbiamo bisogno di divisioni, abbiamo bisogno di unità, sindacale e del mondo del lavoro", ha invece detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, concludendo la manifestazione in piazza del Popolo a Roma.
La Cisl, che infatti manifesterà sabato 18 sotto con slogan "Più sviluppo, più lavoro, più coesione sociale. La responsabilità in piazza", torna a smarcarsi dalla scelta dei cugini. "Alla base dello sciopero ci sono ragioni un po' generiche e approssimative", afferma il segretario generale Luigi Sbarra, che apprezza i primi risultati ottenuti dal confronto con il governo Draghi, che hanno intanto già "migliorato" le legge di Bilancio.