martedì 9 maggio 2023
Accampati sotto la statua della Minerva gli universitari della Sapienza protestano contro l'elevato prezzo delle stanze e delle case nella Capitale
Roma, studenti in tenda contro il caro affitti

Raffaele Rossi

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Il caro affitti si fa sentire anche sugli studenti della Sapienza. Sotto la statua della Minerva, una decina di universitari hanno montato le loro tende per protestare contro il costo elevato delle stanze e delle case a Roma. Dopo una prima notte passata in tranquillità, i ragazzi e le ragazze, tra i 19 e i 21 anni, iscritti alle facoltà di Giurisprudenza, Lettere, Economia e Medicina, si preparano ad affrontare anche la seconda notte sotto il Rettorato. «Basta affitti insostenibili» è una delle scritte che campeggia su una delle due transenne di ferro, l’altra è quella dell'organizzazione, Sinistra universitaria, organizzatrice del sit in. Al centro, invece, un telo spiega ai passanti e agli altri studenti l'intento: "Diritto alla casa è diritto allo studio".

Da Cosenza c'è Luca, iscritto alla facoltà di Medicina da tre anni. «Cercare casa qui a Roma è stato veramente un incubo – racconta – ho visto degli sgabuzzini a 700-800 euro». L'intento di Luca è quello di «combattere queste ingiustizie» e schierarsi «contro un sistema che crede sia giusto vendere una casa a questo prezzo a degli studenti». Secondo lui, «il problema deve essere affrontato dagli organi competenti, a partire dal ministero dell'Università e nel più breve tempo possibile».

Dall'interno della sua tenda bianca e blu c'è Stefano, studente al secondo anno di Lettere Moderne alla facoltà di Lettere e Filosofia. «Io fortunatamente non sono né pendolare né fuorisede, abito a San Lorenzo – ci riferisce – ma supporto la causa». I ragazzi, racconta l'universitario, hanno «preso la palla al balzo lanciata da Ilaria Lamera» (la studentessa bergamasca in tenda davanti al Politecnico contro il caro affitti di Milano ndr). «Se mi trovassi nella loro situazione vorrei che le persone lottassero per me», conclude Stefano.

Raffaele Rossi

«Non è solo a Milano che gli studenti soffrono e vedono minato il loro diritto allo studio a causa degli affitti – ci racconta un'altra organizzatrice della protesta, Miriam – ma anche qui a Roma il tema del diritto all'abitare è molto importante». Fuorisede, di Civitavecchia, la studentessa rivela che ha provato a cercare casa ma «ho lasciato subito perdere, è insostenibile reggere un affitto simile». E rivela come sarà la prossima notte: «Vorremmo cercare di coinvolgere più studenti possibili, facciamo sentire la nostra voce».

Intanto iniziano a muoversi le istituzioni. Il ministero dell'Istruzione ha istituito una task force di esperti per dare risposte sui problemi della questione abitativa a Milano e Roma. La ministra Anna Maria Bernini ha richiesto ai tecnici di individuare il costo medio per ogni posto letto territoriale al fine di garantire prezzi al di sotto di quelli di mercato. Al lavoro con i sindaci delle città metropolitane è invece la Conferenza dei rettori, «per trovare immobili del demanio, dei comuni, delle confraternite – ha detto il presidente Salvatore Cuzzocrea - che possano rapidamente essere riconvertiti in residenze, per dare subito a prezzi più bassi agli studenti».

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