L'Isis non è una minaccia regionale ma un rischio per l'intera comunità. Dal Palazzo di Vetro di New York il premier Matteo Renzi nella sua ultima giornata negli States affronta molti temi del panorama internazionale. A partire proprio dallo stato islamico che Renzi definisce "una minaccia
terroristica, non l'espressione di una religione". "Quando sono
stato ad Erbil ho visto che è in corso un genocidio" ha detto assicurando
"il sostegno italiano, nel rispetto della Carta Onu e delle
prerogative del Parlamento, all'iniziativa della coalizione".
"Il futuro oggi somiglia
terribimente a una minaccia, deve invece tornare a essere una
promessa" ha esordito il premier Matteo Renzi, intervenendo
davanti alla 69ma Assemblea generale dell'Onu.
Particolare attenzione alla Libia. "Si rischia di segnare il
punto di non ritorno nel crinale di violenza e instabilità
della regione" è l'allarme lanciato dal premier. "Non possiamo
sottovalutare questo focolaio nel cuore del Mediterraneo" che
"deve rivestire priorità altissima per le proprie
ripercussioni vaste e gravi sull'area e oltre".
Renzi ha sottolineato che l'Italia sostiene "con
determinazione l'avvio di un processo inclusivo e consensuale"
ed è pronta "ad accompagnare l'amico popolo libico in questo
percorso, per scongiurare il rischio di una progressiva
frammentazione del Paese e le conseguenze negative che ne
scaturirebbero per la sicurezza del Nord Africa e della regione
sub-sahariana". Solo una Libia solida e stabile", infatti,
"può impedire che il Paese diventi un corridoio aperto al
traffico internazionale di esseri umani".
Con chiara allusione alle interferenze di Paesi terzi
nel conflitto interno libico che contrappone le milizie
filo-islamiche alle forze laiche, il premier ha fatto appello a
tutti gli attori regionali e internazionali perché agiscano
"con spirito costruttivo per facilitare l'azione dell'Onu".
Non poteva manca un riferimento agli sbarchi e alle tante morti nel Mediterraneo. l"Abbiamo salvato 80mila vite
perchè per noi il Mediterraneo è il cuore dell'Europa, non il
cimitero dei dispersi" ha detto Renzi rivendicando l'impegno italiano per soccorrere i migranti in arrivo dal Nordafrica.