Riforme strutturali eque ed incisive con il consenso delle parti sociali. Lo ha ribadito il presidente del Consiglio Mario Monti, illustrando durante il Consiglio dei ministri di questa mattina l'esito dell'incontro di ieri con la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy.Il presidente del Consiglio - riferisce il comunicato di palazzo Chigi - ha riconfermato l'impegno a raggiungere gli obiettivi stabiliti in sede europea (ed in particolare il pareggio di bilancio nel 2013), identificando con chiarezza un programma di riforme strutturali "equo ma incisivo" da perseguire con il consenso delle parti sociali. Il presidente Monti ha illustrato tale programma sulla base del suo discorso al Senato del 17 novembre scorso.
REHN: UE CON ITALIA, SFIDE DRAMMATICHELa Commissione europea garantisce "stretta collaborazione" con l'Italia. Dopo gli "ottimi incontri" di Rehn oggi con il presidente del Consiglio Mario Monti, i ministri Elsa Fornero e Corrado Passera, e con il direttore generale di Bankitalia Fabrizio Saccomanni, il vicepresidente della Commissione con delega agli affari economici e monetari sottolinea che l'Italia "ha le carte in mano per affrontare queste sfide: la dinamicità del tessuto produttivo privato, un solido settore finanziario, un ottimo capitale umano".Mario Monti, riferisce Rehn dopo averlo incontrato "a lungo, più del previsto" a Palazzo Chigi, "è stato molto chiaro nel dire che il suo governo prenderà tutte le decisioni necessarie per il pareggio di bilancio nel 2013, un obiettivo chiave per ripristinare la fiducia dei mercati e invertire questa tendenza negativa".Rehn ha confermato che riferirà martedì alla riunione dei ministri delle finanze dell'Eurogruppo "i risultati" delmonitoraggio europeo avviato sull'Italia e dei colloqui avuti oggi". Ha sottolineato più volte che la Commissione europea sarà al fianco del Governo Europeo. Ma - ha aggiunto "detto questo tocca al governo italiano prendere le decisioni e presentarle all'Europa". Qual è la ricetta migliore". Servono riforme strutturali, e misure per la crescita, dice Rehn. Che avverte: per il risanamento del bilancio è bene che le nuove entrate si fermino sotto il 50% delle risorse necessarie, che "il 50% venga da tagli alla spesa".Un accenno anche al fronte delle riforme europee per rafforzarne la governance, come presupposto anche per arrivare all'emissione di eurobond, "abbiamo fiducia - dice Rehn - che l'Italia svolgerà un ruolo attivo in questo senso".