giovedì 16 dicembre 2021
Dal 2026 non sarà più possibile l'abbattimento selettivo: ogni anno triturati 40 milioni di animali perché «non produttivi». Animal Equality: «Un passo avanti storico»
Ogni anno in Italia vengono triturati 40 milioni di pulcini. Dal 2026 questa pratica disumana sarà vietata

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L'Italia sarà il terzo Paese, dopo Germania e Francia, a vietare una pratica crudele e disumana: quella dell'uccisione di milioni di pulcini maschi, triturati vivi perché non produttivi, inutili nell'industra della produzione delle uova. Nel nostro Paese ogni anno vengono uccisi fino a 40 milioni di pulcini maschi.

Lo storico passo è stato compiuto oggi alla Camera dei deputati, che, a stragrande maggioranza - 359 sì, 1 solo contrario, 32 astenuti - ha approvato l'emendamento che prevede il divieto di abbattimento dei pulcini maschi in Italia dal 2026. Francesca Galizia (M5S) prima firmataria dell'emendamento alla legge di Delegazione europea ha voluto ringraziare «le associazioni di Categoria Assoavi e Unaitalia e le sigle animaliste che si sono fatte portavoce di questa problematica, Animal Equality e la Lav».

«La campagna di sensibilizzazione e di lobbying portata avanti da Animal Equality arriva a un punto di svolta storico - ha commentato Alice Trombetta, direttrice esecutiva di Animal Equality Italia -. Oggi la Camera ha compiuto una scelta di responsabilità e rispetto nei confronti degli animali, esseri senzienti, che non possono più essere considerati solo scarti industriali. L’uccisione selettiva dei pulcini maschi che avviene ogni giorno nell’industria delle uova non può essere ancora considerata la normalità e oggi il Parlamento ha scelto di sostenere la nostra proposta che segue le linee dettate anche dell’Unione Europea in materia di benessere animale».

Per la responsabile Lav Area animali negli allevamenti, Lorenza Bianchi, «è un grande risultato che porrà fine a una delle pratiche più efferate dell'industria zootecnica».

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