L'Alitalia è e resterà il dossier
principale sulla scrivania di Maurizio Lupi. L'esponente del
Nuovo Centrodestra conserva infatti il dicastero delle
Infrastrutture e dei Trasporti che gli aveva affidato Enrico
Letta e con il nuovo governo di Matteo Renzi si prepara a
gestire la delicatissima fase che sta attraversando l'ex
compagnia di bandiera. Ma anche altre questioni che da tempo
richiedono una soluzione, come il trasporto pubblico locale, le
difficoltà dei pendolari che si servono del treno e dell'auto,
le politiche abitative, la razionalizzazione degli aeroporti.
Nato a Milano nel 1959, tre figli, grande tifoso del Milan e
della corsa (3 ore e 43 minuti il suo miglior tempo sui 42 km
della maratona), Lupi aderisce a Comunione e Liberazione negli
anni universitari, in cui ha avuto, come spiega lui stesso sul
proprio sito web, "la fortuna di conoscere don Luigi Giussani".
Dopo la laurea in Scienze politiche all'Università Cattolica del
Sacro Cuore di Milano, comincia a lavorare prima come
giornalista al Sabato e poi alla Fiera di Milano. Ma la vera
passione è la politica, in cui si impegna prima a livello locale
(del 1993 è lo sbarco al Consiglio comunale di Milano) e poi
nazionale, con l'elezione a deputato il 13 maggio 2001. Di pochi
mesi fa è il grande strappo da Silvio Berlusconi: Lupi,
notoriamente un moderato, decide infatti di rimanere con
Angelino Alfano nel Nuovo Centrodestra, conservando quindi la
carica di ministro dei Trasporti e delle infrastrutture.
Nella veste di ministro in questi dieci mesi si è occupato da
vicino della questione Alitalia, che nelle prossime settimane
potrebbe arrivare a positiva conclusione con l'ingresso di
Etihad, ma ha anche lavorato intensamente su temi rimasti
sospesi con la crisi del governo Letta, e che quindi potrà
riprendere in mano senza soluzione di continuità: dal piano
casa, per il quale ha già chiesto 1,5 miliardi, alle concessioni
autostradali, con la misura che prevede abbonamenti per i
pendolari che per il momento è solo sperimentale; dall'annoso
tema dei treni regionali al trasporto pubblico locale, per il
quale aveva promesso un disegno di legge complessivo "entro
febbraio"