Primarie del Pd, vincono Moretti ed Emiliano designati prossimi candidati alle regionali di primavera in Veneto e Campania, quando il centrosinistra si giocherà il tutto per tutto cercando di strappare alla coalizione avversaria due delle tre Regioni che ancora le mancano dopo la vittoria in Emilia Romagna e in Calabria.
La sfida più attesa è in Veneto, regione governata da un ventennio dal centrodestra, prima
con i cinque lustri a firma Giancarlo Galan poi dal 2010 con il
leghista Luca Zaia. Alessandra Moretti, che ha vinto con oltre
il 67% dei voti la sfida per le primarie, si carica sulle spalle un compito non certo facile,
vista anche la tradizione politica del Veneto, ma le urne delle
primarie l'hanno designata e da domani comincia la corsa per
arrivare all'obiettivo. "È la certezza del merito: il Veneto
merita questa vittoria. A vincere non sono io, ma tutti noi
veneti", dichiara. L'europarlamentare da 230mila voti, nella
sfida a tre ha battuto la compagna di partito Simonetta Rubinato
e Antonino Pipitone, consigliere regionale dell'Idv. A fine giornata, negli oltre 600 seggi messi in piedi dalla
macchina organizzativa - a forte impronta Pd -, hanno espresso
la loro preferenza circa 40mila persone. Un dato considerato
"buono", in linea con quelle che erano le aspettative delle
ultime settimane, anche se erano state state stampate circa
70mila schede.
Malgrado le fibrillazioni e le liti
della vigilia, si sono concluse senza sorprese la primarie del
centrosinistra pugliese: è Michele Emiliano, magistrato, ex
sindaco di Bari e segretario regionale del Pd, il candidato
della coalizione per la successione a Nichi Vendola nella guida
della Regione. Con percentuali che superano il 67%, Emiliano ha staccato di gran lunga i suoi avversari. Dario Stefano, ex assessore regionale e senatore sostenuto da Sel, si attesta sul 22,5%, mentre
l'assessore regionale alla legalità, Guglielmo Minervini anche
lui del Pd, si è fermato al 10,5%. Molto alta l'affluenza alle urne che ha toccato i 100.000 votanti. Decisamente al di sopra delle prudenziali previsioni di 60-80mila fatte qualche giorno fa dagli organizzatori dopo
l'alta astensione alle regionali in Emilia Romagna e in
Calabria. Nelle prime primarie celebrate in Puglia per le
regionali del 2005, quando Vendola si affermò a sorpresa sul
candidato favorito, Francesco Boccia, votarono 78.000 persone.
Cinque anni dopo, quando si replicò la stessa sfida tra i due
candidati e Vendola sconfisse nuovamente Boccia, ci fu una
mobilitazione sorprendente e a votare furono 192.000 pugliesi.
Emiliano non ha al momento un antagonista certo perchè il
centrodestra non ha ancora ufficializzato la propria scelta.
Naufragata ormai l'ipotesi di primarie, per la coalizione ci
sono in campo l'autocandidatura del presidente della Provincia,
Francesco Schittulli, che sembrerebbe il favorito, e quella del
vicepresidente del Consiglio regionale Nino Marmo (Fi).