Dopo la sanità, la scuola, la giustizia, tocca alla polizia fare i conti con i tagli. La spending review della sicurezza, così com’è previsto nel piano di riorganizzazione, riguarda 265 presidi della polizia di Stato in tutta Italia. Un piano articolato che intende chiudere o accorpare centinaia di uffici di polizia in nome di un risparmio di circa 600 milioni di euro. Ma la sicurezza è una materia che si può monetizzare? «La crisi economica sta oscurando anche i valori importanti – spiega Gianni Tonelli presidente del Sap, il Sindacato autonomo di polizia – e la sicurezza non è una merce che può essere venduta a peso. È un tentativo maldestro – continua Tonelli – di mantenere in piedi un sistema ormai vecchio e unico al mondo con 5 polizie nazionali».Un sistema che ci costa 503 euro a testa, contro i 420 di Francia e Germania. «Per risparmiare bisogna partire dal coordinamento tra le forze di polizia – riprende Tonelli – così come prevede la legge 121 del 1981, mai applicata. La mannaia dei tagli, in questo settore, non può funzionare». I commissariati che verrebbero chiusi dalla prossima estate sono: Alassio (SV), Bressanone (BZ), Duino (TS), Osimo (AN), Pescia (PT) Porto Tolle (RO), Tolmezzo (UD), Treviglio (BG), Colleferro, Frascati e Genzano (RM). La polizia stradale perderebbe 2 compartimenti regionali (Perugia e Potenza), 23 distaccamenti, una sottosezione (Barletta) e tre reparti speciali di intervento (Milano, Napoli e Roma). Alla polizia ferroviaria verrebbero cancellati 73 uffici. La polizia postale che vigila sui reati informatici perderebbe 73 sezioni provinciali su 80. Sforbiciate consistenti anche nella polizia di frontiera aerea e marittima: soppressi gli uffici di Napoli, Torino, Aosta, Gorizia, Trieste, Gioia Tauro, La Spezia, Messina, Savona, Pescara, Brescia e Parma. Anche le unità speciali non vengono risparmiate: non saranno più operative 50 squadre nautiche, 4 squadre sommozzatori (Bari, Napoli, Olbia, Palermo), 11 squadre a cavallo (Bari, Belluno, Bologna, Caserta, Firenze, Viareggio, Napoli, Palermo, Roma Tor di Quinto, Roma Ostia, Torino), 3 nuclei artificieri (La Spezia, Messina, Savona). Scorrendo il documento del Viminale, qualche anomalia si nota: gli uffici del comparto tecnico logistico che si occupano di gestione del vestiario e degli automezzi, ad esempio, non sono stati sfiorati dai tagli. Guardando nelle varie regioni, il commissariato di Telese, ridente località termale di 7000 anime in provincia di Benevento, continuerà a funzionare. Treviglio, nella bergamasca e Pescia, nella Valdinievole in Toscana, con un bacino di oltre 50 mila residenti, chiudono i battenti. I sindacati dei poliziotti, che incontreranno il ministro dell’interno Angelino Alfano il 25 marzo, sono decisi a non arretrare su questo e su altri fronti che riguardano il personale in divisa. Le forze dell’ordine sono senza contratto da 4 anni. Se un poliziotto viene promosso, sulla sua busta paga non scatta il bonus di 50 euro al mese. Lo stesso vale per altri adeguamenti legati all’anzianità di servizio su cui molti di loro contavano per far quadrare i conti a fine mese. Impresa sempre più difficile.
I tagli a commissariati, presidi, Stradale, Postale, Ferroviaria, unità speciali. Con qualche incongruenza. Il sindacato: Il vero spreco? Siamo l'unico Paese con 5 polizie e senza un vero coordinamento». (Ettore Cappetti)
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