Alternanza nelle liste fra uomini e donne ed una quota pari al 50% di capolista donne: sono queste le richieste contenute in tre emendamenti alla legge elettorale presentati da alcune parlamentari che chiedono al Parlamento di pronunciarsi con il voto palese. I tre emendamenti sono stati firmati da parlamentari appartenenti a tutti i partiti ad eccezione del Movimento 5 stelle e Fratelli d'Italia;
l'iniziativa ha origine da un accordo di azione comune sulla parità di genere che è sostenuto da oltre 50 associazioni. Il contenuto degli emendamenti è stato presentato martedì alla Camera nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato parlamentari ed esponenti delle associazioni coinvolte. "Questa - ha detto Fabrizia Giuliani, parlamentare del Pd - è una questione prioritaria nella legge elettorale, bisogna mantenerla al centro del dibattito che si aprirà in Aula, è una responsabilità collettiva che riguarda tutte noi". Preoccupate della risposta del neopresidente del Consiglio Matteo Renzi, il quale durante il dibattito sulla fiducia ha dichiarato che si arriverà a questa modifica solo se sarà
condivisa, le parlamentari affermano di non volere "rompere nessun patto, ma di volerci entrare", aumentando "la pressione interna ed esterna" sull'argomento. "L'obiettivo - ha detto Titti Di Salvo di Sel - non è vicino ma non dobbiamo rinunciare ad una battaglia di democrazia; non c'é democrazia senza democrazia di genere". "Non siamo serene affatto - ha detto dal canto suo un'altra parlamentare del Pd, Monica Cirinnà - non vogliamo trovarci un'altra volta strette nel solito meccanismo e non vogliamo rassegnarci. È arrivato il momento di far rispettare l'art.51 della Costituzione per stare al passo con un Paese che sull'argomento è più avanti di noi. Le nostre piazze - ha concluso - sono motivate da una richiesta di un diritto sacrosanto". "I tempi sono maturi - ha detto Roberta Agostini, Pd - ce lo fa pensare il fatto che il Governo sia composto per il 50% da donne". Le parlamentari e le associazioni chiedono il voto palese "che non sarà facile ottenere" ha detto Dorina Bianchi (Ncd).