sabato 28 giugno 2014
Il gup: «La pena è incongrua rispetto alla gravità dei fatti». L'ex sindaco di Venezia aveva concordato con la Procura 4 mesi di reclusione e 15mila euro di multa. Ora si andrà al processo.
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Il gup di Venezia, Massimo Vicinanza, ha respinto il patteggiamento tra la Procura e l'ex sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, implicato nell'inchiesta Mose. Il patteggiamento, concordato in quattro mesi di reclusione e 15 mila euro di multa, è stato respinto perché secondo il gup "la pena è incongrua rispetto alla gravità dei fatti".Orsoni, assente in aula, ha appreso della decisione del gup dal proprio legale di fiducia Daniele Grasso. "Non so ora da dove si parte" ha detto il legale all'uscita dall'aula. "Prenderemo le decisioni da assumere assieme al mio assistito - ha aggiunto - non è questo il momento per parlare del futuro. Ci sono comunque le condizioni per affrontare un processo; il patteggiamento ormai non esiste più".Per quanto riguarda i pubblici ministeri che hanno coordinato l'inchiesta, sarebbe stato preferibile "una pena certa oggi, anche se minima, piuttosto che una pena più pesante alla quale probabilmente non si sarebbe mai arrivati considerato il rischio di prescrizione del reato".
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