sabato 30 ottobre 2021
Alle 3.00 torna l'ora solare. Di fatto si guadagna un'ora di sonno, ma avremo giornate più corte e verrà buio più presto la sera
La Ue ha chiesto agli Stati membri di scegliere tra ora solare e ora legale entro il 2021

La Ue ha chiesto agli Stati membri di scegliere tra ora solare e ora legale entro il 2021 - Ansa

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Domenica 31 ottobre lancette indietro di 60 minuti: alle 3.00 torna l'ora solare.

Di fatto si guadagna un'ora di sonno, ma avremo giornate più corte e verrà buio più presto la sera. La Ue ha chiesto agli Stati membri di scegliere tra ora solare e ora legale entro il 2021. Il tema è affrontato dall'associazione di consumatori, Altroconsumo che sul sito web sottolinea che "si tratta di una condizione che impatta certamente sui consumi elettrici e di gas, in un momento in cui i rincari delle materie prime hanno fatto schizzare alle stelle le bollette dell'ultimo trimestre dell'anno, arginati solo dalle misure purtroppo solo provvisorie del Governo. "L'ora legale, introdotta in Italia nel 1966, è un sistema che permette di sfruttare al meglio le ore di luce durante tutta la bella stagione. Tra marzo e ottobre, infatti c'è a disposizione naturalmente più luce, dato che il sole, in questo periodo dell'anno, sorge prima (in Italia verso le 4:30) e tramonta più tardi (verso le 20). - spiega Altroconsumo - Spostando avanti le lancette di un'ora, le ore di luce coprono meglio le ore destinate alle attività umane, permettendo di fatto di godere di un'ora di luce in più alla sera".

L'ego editore

Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, nei 7 mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi per 450 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 170 mila famiglie, con un conseguente risparmio economico di circa 105 milioni di euro. Ricadute positive anche in termini di sostenibilità ambientale: il minor consumo elettrico, infatti, ha consentito al Paese di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 215 mila tonnellate. Il beneficio economico è calcolato considerando che quest'anno, nel periodo di ora legale cominciato domenica 28 marzo e che si concluderà domenica 31 ottobre, il costo del kilowattora medio per il 'cliente domestico tipo in tutelà (secondo i dati dell'Arera) è stato di circa 23 centesimi di euro al lordo delle imposte.

Dal 2004 al 2021, secondo l'analisi della società guidata da Stefano Donnarumma, il minor consumo di energia elettrica per l'Italia dovuto all'ora legale è stato complessivamente di circa 10,5 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di oltre 1,8 miliardi di euro. Nel periodo primavera-estate i mesi che segnano il maggior risparmio energetico sono aprile e ottobre.

Spostando in avanti le lancette di un'ora si ritarda, infatti, l'uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi l'effetto 'ritardo' nell'accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate e fa registrare valori meno evidenti in termini di risparmio elettrico.

L'ora legale sarà di nuovo in vigore dal prossimo 27 marzo 2022.

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