mercoledì 6 giugno 2012
​Sono 47 gli indagati per associazione di tipo mafioso, estorsione e detenzione di armi da guerra. Sgominata la nuova struttura del clan dei "Mallardo".
Una rivolta morale per sradicare la camorra di Maurizio Patriciello
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​È in corso una vasta operazione dei Carabinieri per l'esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Napoli a carico di 47 indagati per associazione di tipo mafioso, estorsione e detenzione di armi da guerra.Le indagini, condotte dal Ros, disarticolano la nuova struttura del clan camorristico dei "Mallardo", operante a Giugliano in Campania, che a seguito della condanna all'ergastolo dei capi storici, i fratelli Giuseppe e Francesco Mallardo, si era riorganizzato sul territorio mantenendo il controllo delle attività estorsive e dei traffici di droga nell'area. Documentati rapporti con i clan "Licciardi" di Secondigliano e "Bidognetti" di Casal di Principe, con i quali erano stati costituiti un "gruppo misto" e un "direttorio" per la gestione delle attività illecite in numerosi comuni delle province di Napoli e Caserta. Sottoposti a sequestro beni immobili e mobili riconducibili al clan, del valore di diversi milioni di euro.
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