martedì 14 dicembre 2021
Il Consiglio del ministri proroga lo stato di emergenza fino al 31 marzo 2022. Non c'è obbligo di indossare le mascherine all'esterno. L'Unione Europea: Roma giustifichi
Controllo del Green pass in un liceo milanese

Controllo del Green pass in un liceo milanese - Ansa

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Il Consiglio dei ministri ha prorogato lo stato di emergenza fino al 31 marzo 2022. La decisione, si legge nel testo approvato dal Consiglio dei ministri, arriva "in considerazione del rischio sanitario connesso al protrarsi della diffusione degli agenti virali da Covid 19". Mario Draghi, insomma, non intende abbassare la guardia e alto resta anche il pressing di alcuni ministri perché si faccia di tutto per contenere l'onda dei contagi e non mettere in pericolo la ripartenza del Paese

Non c'è invece nessun obbligo di portare le mascherine all'estermo.

E c'è un'altra novità: il ministro della Salute ha firmato un'ordinanza che prevede che per l'ingresso in Italia dai Paesi europei sarà necessario un test molecolare per mezzo di tampone effettuato nelle 48 ore prima dell'ingresso nel territorio nazionale o un test antigenico con tampone nelle 24 ore antecedenti all'ingresso in Italia. La validità del test antigenico è dunque portata a 24 ore dalle 48 al fino ad ora previste. Per i non vaccinati, oltre al test negativo è prevista la quarantena di 5 giorni.

Il decreto proroga tutte le disposizioni messe in campo per contrastare la pandemia, dalle zone di colore ai prezzi calmierati per test antigenici e tamponi molecolari. Fino al 31 marzo, inoltre, sono confermati i congedi parentali al 50% per i genitori con figli in quarantena causa Covid ed è prorogata anche la possibilità di smart working per i lavoratori fragili. Il testo stanzia poi 6 milioni, nel 2022, per la realizzazione di un hub militare "idoneo a consentire lo stoccaggio e la conservazione delle dosi vaccinali per le esigenze nazionali".

La decisione non è stata concordata con l'Unione Europea, tanto che la vicepresidente della Commissione Vera Jourova, ha indirettamente chiesto all'Italia di giustificare a sua scelta. "Immagino che se ne parlerà al Consiglio europeo" giovedì "perché queste decisioni individuali degli Stati minano la fiducia delle persone sul fatto che le condizioni siano uguali ovunque in Ue", ha aggiunto.

Dal 15 obbligo vaccinale per personale scolastico e forze dell'ordine

Scatta da domani, 15 dicembre, l'obbligo vaccinale anche per personale scolastico, forze di polizia, militari, ulteriori categorie dopo operatori sanitari e della Rsa.

Nel dettaglio: a doversi obbligatoriamente vaccinare (con tutto il ciclo vaccinale, quindi fino alla terza dose, nel senso che richiamo o terza dose devono essere fatti entro i termini di validità del Green Pass, quindi nove mesi dall'ultima dose) sono il personale della scuola (anche paritaria) e dei servizi educativi per l'infanzia, del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, il personale dei servizi segreti, della polizia locale e di quella penitenziaria.

Obbligo anche per il "personale dei centri provinciali per l'istruzione degli adulti, dei sistemi regionale di istruzione e formazione professionale e dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore".

In una circolare, il Viminale spiega che gli agenti non vaccinati saranno sospesi, e privati di pistola, tesserino e manette in dotazione. Se si presenteranno comunque al lavoro, rischiano una multa fino a 1.500 euro.

I controlli

I controlli della vaccinazione obbligatoria spettano ai dirigenti. anche per i docenti inadempienti scatta la sospensione dal lavoro, con la conservazione del posto di lavoro, ovviamente senza stipendio. La sospensione vale fino alla comunicazione dell'avvenuta vaccinazione. Chi non effettua i controlli rischia sanzioni da 400 a 1.000 euro, mentre chi va al lavoro senza vaccino, oltre alla sanzioni disciplinari, rischia una multa da 600 a 1.500 euro.

Mercoledì 15 scatta anche l'obbligo di terza dose per gli operatori sanitari, pena la sospensione dal lavoro.

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