Arriva "
Repubblica semplice", si
chiama così il disegno di legge delega, che insieme al dl,
traccia il profilo della riforma della Pubblica amministrazione. I contenuti dei provvedimenti, vanno dal telelavoro ad una stretta sulla dirigenza
pubblica, dal taglio dei permessi sindacali al rialzo del bollo
auto. Ecco i principali capitoli, si parte dalle ultime novità
contenute nel ddl delega per arrivare al decreto legge.
- TELELAVORO E VOUCHER BABYSITTER. Telelavoro e
sperimentazione di forme di co-working (condivisione uffici) e
smart-working (orari elastici e tecnologie digitali). Ma anche
voucher per baby-sitter, puericultrici, badanti specializzate e
convenzioni con asili nido, sempre stando alle linee guida
presenti nella bozza del ddl di riforma Pa. L'obiettivo è
facilitare la conciliazione di vita e lavoro.
- LIMITI PER BONUS. Arriva il tetto massimo per i bonus dei
dirigenti pubblici, fissato al 15% dello stipendio. La bozza del
ddl prevede che "la retribuzione di risultato" sia collegata a
obiettivi fissati per l'intera amministrazione sia al singolo
dirigente, oltre che all'andamento del Pil.
- DIRIGENTI A TERMINE. La durata degli incarichi dei
dirigenti di tre anni potrà essere rinnovata "previa
partecipazione alla procedura di avviso pubblico". Mentre potrà
esserci la revoca "anche in relazione al mancato raggiungimento
degli obiettivi". La bozza del ddl inoltre stabilisce che per i
dirigenti privi di incarico si preveda il "successivo
licenziamento dopo un periodo definito". In più si parla di
"accesso alla dirigenza per concorso con contratto a tempo
determinato e successivo esame per la conferma".
- COMMISSIONE DIRIGENZA. È anche prevista, con riferimento
alla gestione del ruolo unico, l'istituzione di una commissione
per la dirigenza pubblica, con il compito di vigilare sugli
incarichi. Per facilitarne il lavoro viene anche prevista la
realizzazione di una banca dati in cui inserire il curriculum
vitae del dirigente, accompagnati da una sorta di pagella che
riassumere le valutazioni raccolta durante i diversi incarichi.
- ACCORPAMENTO ENTI, CAMERE COMMERCIO DIVENTANO REGIONALI.
Nel riordino dei corpi di polizia, la delega prevede anche
l'assorbimento del corpo forestale, oggi alle dipendenze del
ministero dell'agricoltura dello Stato, e del corpo di
polizia penitenziaria, che fa riferimento al ministero della
Giustizia negli altri corpi. Viene anche stabilita la
ridefinizione delle circoscrizione territoriali di competenza
delle camere di commercio su base regionale (da provinciale).
Quanto ai controlli amministrativi, nella delega viene prevista
l'esclusione del controllo successivo da parte della Corte dei
Conti per gli atti delle amministrazioni dello Stato.
- MOBILITÀ OBBLIGATORIA. Passando alla bozza di decreto
legge, si prevede che i dipendenti pubblici possano essere
spostati senza assenso in un posto di lavoro diverso. In fase di
definizione la distanza precisa (nella bozza circolata si
indica un limite di 50 chilometri).
- STOP TRATTENIMENTO IN SERVIZIO. Non sarà possibile restare
a lavorare nella Pa dopo l'età di pensionamento. La bozza
elimina infatti l'istituto del trattenimento in servizio.
- SI ALLENTA STRETTA TURNOVER. Il limite per le
amministrazioni centrali restano al 20% delle uscite per il
2014, 40% per il 2015, 60% per il 2016 e 80% per il 2017, ma il
si riferisce solo alla spesa complessiva e non alle persone.
- DISTACCHI SINDACALI DIMEZZATI. Distacchi, aspettative e
permessi sindacali sono ridotti del 50%.
- ARCHIVIO UNICO VEICOLI, +12% BOLLO. Si lavora alla
messa a punto di un archivio unico sui veicoli circolanti. Gli
importi delle tasse auto possono aumentare per il solo 2015 fino
a un massimo del 12%.