"Conto di essere domani mattina a colloquio con Renzi che mi darà notizie aggiornate sugli ultimi passi verso le autorità indiane", lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in collegamento con il marò, Salvatore Girone, ancora in attesa di un processo in India, nel corso dei saluti ai militari italiani impegnati all’estero.
Un Napolitano visibilmente commosso. "Oggi é la mia ultima occasione per
dire che non c'é nessuna struttura dello Stato che ha saputo trasformarsi come le forze armate. Ho sempre detto fin dall'inizio - ha ricordato Napolitano - che il capo dello Stato doveva prendere sul serio i due specifici mandati che la Costituzione gli affida: la presidenza del Csm e quella del Consiglio supremo di difesa, che sono strutture portanti dello stato di diritto ed io con le forze armate l'ho fatto con il cervello e con il cuore".
Al marò il presidente ha poi detto che l'assicurazione di un processo "rapido
e corretto" per i Marò ricevuta un anno fa dall'ambasciatore indiano "è rimasta purtroppo una frase: ci sono state prove molto negative, scarsa volontà politica di dare una soluzione equa". Dall'India sono arrivate "prove molto negative", ha proseguito il capo dello Stato in collegamento con Girone, parlando poi delle "difficili procedure giudiziarie indiane e del loro malfunzionamento" che non è solo un problema "italiano", sottolineando la "scarsa volontà politica di dare una soluzione equa" alla vicenda dei due marò. "Sono molto colpito dalla serenità mostrata da lei e dalle vostre famiglie".
"Ringrazio il presidente Napolitano: sono ancora fiducioso nelle nostre istituzioni nonostante tutto quello che é accaduto negli ultimi tre anni", ha risposto Salvatore Girone rivolgendosi al capo dello Stato.
Napolitano ha poi difeso la necessità della presenza italiana in varie aree calde del pianeta. "Siamo ad Herat ed in altri posti con i nostri militari perché non possiamo scappare dal mondo. È una visione puerilmente miope quella di chi dice 'stiamocene a casa'".
Poi l'impegno dei militari sul fronte dell'immigrazione. "Quello dell'Italia è davvero un contributo straordinario, da iscrivere nella nostra storia". Lo ha detto Napolitano in un collegamento con la nave Etna al largo delle coste siciliane a proposito dell'operazione ex Mare Nostrum. "Ci auguriamo - ha proseguito Napolitano - che dopo la non comprensione e la non valorizzazione da parte dell'Ue del nostro impegno ci si possa impegnare perché si arrivi al grado di efficienza mostrata da Mare Nostrum".
Infine lo spazio. In un collegamento con Samantha Cristoforetti, a bordo della Stazione internazionale spaziale. Napolitno ha detto: "Questa sua partecipazione straordinaria alla missione spaziale sono certo che darà un incentivo per capire quanto sia importante impegnarci nella tecnologia e ricerca spaziale".
"Lei - prosegue Napolitano - ha ragione a sottolineare l'eccellenza degli sforzi italiani nel campo della scienza e della tecnica, valore che forse in Italia
ancora non si comprende a fondo. Non la chiamerò capitano Cristoforetti perché Lei oramai è Samantha per tutti le italiane e gli italiani".