Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, all'Altare della Patria per l'omaggio al monumento del Milite Ignoto nel giorno della Festa della Repubblica. Ad accompagnarlo, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e il capo di Stato Maggiore della Difesa, Luigi Binelli Mantelli. Sulle scale del Vittoriano anche il premier Matteo Renzi, i presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini, il sindaco di Roma, Ignazio Marino. Nella piazza è schierato un picchetto interforze e la banda dell'Esercito che ha intonato l'Inno di Mameli. C'è stato quindi il passaggio in cielo delle Frecce Tricolori, che hanno lasciato una scia bianco rossa e verde sopra Piazza Venezia. Ai Fori Imperiali la sfilata militare che rappresenta il clou delle celebrazioni per la festa della Repubblica."Stamane, all'Altare della Patria, ho rivolto un deferente pensiero a tutti i militari italiani che hanno sacrificato la vita al servizio del Paese. Nel 68esimo anniversariodella Repubblica e a cent'anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, ho rinnovato con particolare commozione il mio omaggio al Sacello dell'ignoto soldato caduto, con tantissimi altri, in quell'immane tragedia che ha segnato indelebilmente la storia delnostro Paese e dell'Europa". Lo afferma il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messagio inviato al capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli."Gli Stati europei, che un secolo fa si combattevano con feroce accanimento, oggi sono uniti sotto la stessa bandiera. Nel nome di comuni valori di libertà, giustizia ed eguaglianza, perseguono insieme la prosperità, lungo un irrinunciabile percorso diintegrazione economica, politica e istituzionale", aggiunge. "Ma anche per l'Europa - osserva ancora Napolitano - la pace non è un bene definitivamente acquisito. Lo dimostrano l'acuirsi di gravi focolai di tensione a ridosso dei confini dell'Unione e ilnecessario, costante impegno della Comunità internazionale nella gestione delle crisi e nel contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata". "Nel mondo della competizione economica e della globalizzazione - si legge ancora nel messaggio del capo dello Stato - gli strumenti militari dei Paesi democratici sono chiamati ad assolvere compiti vitali di dissuasione, prevenzione e protezione per la sicurezza dei cittadini e a tutela della legalità". "Di questa complessa e delicata realtà sono da tempo consapevoli protagoniste le Forze armate italiane che, attraverso il processo di profonda riorganizzazione intrapreso, vogliono - sottolinea - decisamente rafforzare le capacità umane e tecnologiche e la prontezza di impiego per assolverecon efficacia i propri compiti, ricercando nella dimensione europea la principale direttrice di integrazione e di sviluppo. Le Forze armate meritano il profondo apprezzamento del Paese per la professionalità, la dedizione al servizio e il valore dimostrati in tutti i teatri operativi, anche nelle situazioni più difficili"."Nel giorno della Festa della Repubblica - conclude il presidente della Repubblica - giungano a tutti voi, soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri, di ogni ordine egrado, la considerazione e la gratitudine degli italiani e un fervidissimo augurio. Viva le Forze armate, viva la Repubblica, viva l'Italia!".
LA PRIMA VOLTA DI RENZIBreve 'passeggiata' mattutina per il premier Matteo Renzi che per raggiungere l'Altare della Patria in occasione delle celebrazioni del 2 giugno ha deciso di dirigersi a piedi da Palazzo Chigi. Strette di mano, selfie e saluti con i passanti hanno segnato la passeggiata del premier. "Non mollare, ti aiutiamo noi", lo ha incitato un passante lungo Via del Corso. Il premier rispondendo ad ogni saluto ha anche augurato "buona festa" dando anche il cinque ad un bambino che gli si è avvicinato. Diverse le persone che hanno fermato il presidente del Consiglio lungo Via del Corso, chi per applaudirlo ed incitarlo, chi per portargli piccole 'richieste', chi per trasmettergli la propria, personale, protesta contro il sindaco di Roma, Ignazio Marino. "Presidente, mi raccomando i pensionati", è la richiesta di un'anziana signora ha rivolto a Renzi prima che il premier entrasse a Piazza Venezia, accolto dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Lì Renzi ha salutato, con 'cinque' e strette di mano le persone assiepate dietro le transenne per assistere alle celebrazioni del 2 giugno. "Bella bandiera", ha scherzato Renzi con un bambino che gliela sbandierava in faccia salvo poi chiedere a chi lo salutava da che regione provenisse. "Tieni duro", lo ha incitato un altro passante, Renzi ha risposto a tutti con risate e calorose strette di mano prima di dirigersi all'Altare della Patria: "Adesso devo andare", si è quasi 'scusato' con chi lo applaudiva. ASSENTE IL M5S. Sono presenti quasi tutte le forze politiche del Parlamento in tribuna d'onore alla parata della festa della Repubblica: come nello scorso anno, tuttavia, manca il Movimento 5 Stelle. I parlamentari grillini hanno infatti deciso di reiterare la loro assenza alle celebrazioni militari mentre, fanno sapere dal movimento, un gruppo di parlamentari parteciperà al videoconferenza con i due marò prevista nella Sala del Mappamondo di Montecitorio.
LA PARATADavanti al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ed al premier Matteo Renzi ed una folta rappresentanza di ministri ed altre autorità, sfilata di 3.500 militari. Per la prima volta in tribuna c'è un ministro della Difesa donna, Roberta Pinotti.
Il via alle celebrazioni alle 9.15 con l'Alzabandiera solenne e l'omaggio del capo dello Stato al monumento del Milite Ignoto all'Altare della Patria. Alle 10, via alla sfilata.
Il tema è "Forze armate, valori e tradizione dalla I Guerra Mondiale alla Difesa Europea". Si commemora così il centenario della Grande Guerra insieme all'imminente presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea.
Nel primo dei sette settori in cui è suddiviso lo sfilamento ci sono gli stendardi delle missioni dell'Unione Europea e le compagnie di Esercito, Marina, Guardia di finanza in uniforme storica della prima Guerra Mondiale, Doppio anniversario per i carabinieri che, con le loro uniformi storiche, celebreranno - oltre alla Grande Guerra - anche il bicentenario della fondazione dell'Arma.
Protagonisti degli altri settori l'Esercito (2/o), la Marina Militare (3/o), l'Aeronautica Militare (4/o), i Carabinieri (5/o), i corpi militari ed ausiliari dello Stato (6/o), con le infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana ed i corpi armati e non dello Stato (7/o), con Polizia, Corpo forestale, Vigili del fuoco, Servizio civile e Protezione civile, tra gli altri. Chiudono i Bersaglieri.
L'evento si conclude con gli onori al presidente della Repubblica da parte di uno squadrone di Corazzieri. Il capo dello Stato lascia quindi il palco delle autorità a bordo della Flaminia presidenziale scoperta.
In continuità con le ultime edizioni sobrie, non ci saranno mezzi - tranne alcuni veicoli storici e quelli della Protezione civile - nè cavalli, con l'eccezione dei Corazzieri, che l'anno scorso invece sfilarono a piedi. Sui Fori Imperiali il doppio passaggio delle Frecce Tricolori che lasceranno nel cielo la scia verde, bianca e rossa.
Risale al 1948 la prima sfilata dell'Italia repubblicana, con lo schieramento dei reparti a piazza Venezia. Negli anni la manifestazione ha subito diversi mutamenti ed è stata anche sospesa. Nel 2001 l'ha ripristinata l'allora capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi.