Le amiche di Luana con la maglietta bianca dedicata alla ragazza - Ansa
"Queste esequie non possono non essere una corale richiesta di perdono a Luana, a tutti i morti sul lavoro e a Dio stesso. Non possiamo non chiedere perdono, sinceramente, dal profondo del cuore per questa come per tutte le altre morti. Perché queste cose non dovevano succedere". Con queste parole, il vescovo di Pistoia, monsignor Fausto Tardelli, ha ricordato la ragazza di Montemurlo morta lunedì scorso mentre lavorava a un orditoio in una fabbrica del Pratese, durante i funerali che si sono svolti ad Agliana, nel Pistoiese.
"La responsabilità, in qualche modo, è di tutti. Forse in misura diversa e per questo giustamente la magistratura deve fare il suo corso. Ma tutti quanti portiamo il peso di queste morti ingiuste, indegne, delittuose". Il vescovo di Pistoia ha ribadito che "Luana e gli altri ci guardano, ci osservano e ci chiedono conto: ci dicono che non bastano le emozioni forti, non basta che ci commuoviamo per un momento: occorrono impegno e responsabilità, concretezza, determinazione e scelte coraggiose; occorre che le cose cambino". Non solo: "questa storia ha commosso l’intero paese. Il suo corpo straziato è qui a nome di tutti gli altri corpi straziati ogni giorno sui luoghi di lavoro".
In chiesa erano presenti le autorità locali, a partire dal governatore della Regione Toscana, Eugenio Giani, la titolare dell'azienda in cui è avvenuto l'incidente, il fidanzato (che ha portato a spalla anche il feretro). La chiesa si trova proprio davanti all'istituto comprensivo Don Milani che Luana aveva frequentato. Davanti ai cancelli il personale della scuola ha affisso un cartello con la scritta "La tua scuola ti saluta, ciao Luana". Alcune amiche della giovane hanno preparato palloncini bianchi con foto e hanno indossato magliette bianche con stampata la foto della ragazza.
Il murale a Roma che ritrae Luana D'Orazio, vittima di un incidente sul lavoro a Prato - Ansa
Per la giornata di oggi la Regione ha disposto una giornata di lutto regionale, con le bandiere a mezz'asta nei palazzi istituzionali e un minuto di raccoglimento negli uffici pubblici alle 15. Una decisione raccolta da Confindustria Toscana Nord che ha raccomandato a tutte le imprese associate di Lucca, Pistoia e Prato di dedicare un minuto di silenzio in corrispondenza con i funerali di Luana. Anche il Comune di Pistoia si ferma per ricordare la scomparsa della sua concittadina: scuole ed esercizi commerciali dedicheranno un momento a Luana per esprimere vicinanza alle famiglie colpite dalle 'morti bianche'. Tre mesi fa nel Pratese era stata la volta di Sabri Jaballah, 22 anni, morto schiacciato da un macchinario in un'azienda tessile a Montale.
Intanto proseguono le indagini disposte dalla Procura di Prato per ricostruire la dinamica dell'incidente e le eventuali responsabilità. L'esito dell'autopsia sul corpo di Luana ha rivelato che la lavoratrice è morta sul colpo per uno schiacciamento del torace. Questa mattina, intanto, si è svolta una perizia tecnica sul macchinario tessile da parte di un ingegnere incaricato dalla procura per fare chiarezza se la morte di Luana è stata causata da un malfunzionamento del sistema di sicurezza oppure da una manomissione. I punti su cui si concentra l'attenzione degli inquirenti sono la fotocellula di sicurezza che non è entrata in funzione bloccando la macchina e la saracinesca di protezione del macchinario che è stata trovata sollevata.