venerdì 17 febbraio 2012
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​Cresce l'ottimismo su un possibile accordo per sbloccare gli aiuti alla Grecia, in tempo per evitare un default. Lunedì l'Eurogruppo potrebbe approvare i 130 miliardi di euro di aiuti, trattenendo però una parte del salvataggio fino a dopo l'esito delle elezioni anticipate di aprile. Italia e Germania sono fiduciose su un accordo per la Grecia. Anche i mercati ci credono: i listini del Vecchio Continente a metà seduta viaggiano positive, con Atene a +5%.Il differenziale di rendimento tra Btp decennali e Bund tedeschi si aggira intorno ai 370 punti. Monti, Merkel e Papademos, in una telefonata si sono detti fiduciosi su un'intesa per Atene. «Come annunciato, il presidente del Consiglio Mario Monti ha avuto una telefonata con la cancelliera Angela Merkel e il primo ministro greco Lucas Papademos. Al termine di questo colloquio, dettagliato e condotto con spirito costruttivo, i tre partecipanti  si sono dichiarati fiduciosi che lunedì all'Eurogruppo potrà essereraggiunto l'accordo sulla Grecia», si legge in una nota di palazzo Chigi. Secondo il Financial Times in realtà il governo tedesco è divisi: il ministro delle Finanze, Wolfang Schaeublenon si fida dei leader greci e preme per lasciare che Atene vada in default, mentre la Merkel è fermamente contraria a questa eventualità, che considera troppo rischiosa. E sempre secondo l'Ft per ottenere i 130 miliardi di aiuti internazionali la Grecia dovrà accettare «condizioni senza precedenti», quasi un commissariamento. Il Financial Times anticipa le misure che Bruxelles sta predisponendo per la Grecia in vista della riunione dell'Eurogruppo di lunedì prossimo. A dettare la stretta sarebbero Germania, Olanda eFinlandia, i tre falchi dell'Europa, che poi sono anche i tre Paesi a tripla A, che avrebbero più da perdere nel caso in cui Atene non dovesse rispettare gli impegni. In particolare l'accordo per rilascio degli aiuti prevede la creazione di un "conto speciale" in cui far confluire i soldi per il rimborso dei debiti greci.Infine la Bce sta pensando di anticipare a lunedì lo swap dei titoli greci in scadenza in suo possesso. Lo swap prevede lo scambio dei bond greci comprati dalla Bce a titolo definitivo con nuovi bond greci. Si tratta di bond per un valore nominale di circa 50 miliardi di euro. Lo scambio anticipato consentirà alla Bce di non subire le perdite previste dall'accordo con i creditori privati, che prevede un taglio di circa il 50% dei loro rimborsi, per un importo pari a 100 miliardi di euro. Inoltre, l'anticipo a lunedì dello swap consentirà alla Bce di essere esentata dalle clausole di azione collettiva che il Parlamento greco, probabilmente martedì, deciderà per i creditori privati.
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