Ansa
Molestie in piazza Duomo a Milano, due giovani fermati tra i 12 indagati per le aggressioni a sfondo sessuale nella notte di Capodanno ai danni di giovani ragazze. Nello specifico due giovani sono stati fermati su decreto della Procura di Milano avrebbero compiuto "pesanti violenze sessuali quasi complete accompagnate da rapine di cellulari e borsette": così ha spiegato il procuratore milanese facente funzione Riccardo Targetti che ha reso noto il fermo dei due giovani, uno a Milano e uno a Torino di 21 e 18 anni, aggiungendo che entrambi sono "italiani di seconda generazione".
I provvedimenti sono stati eseguiti per un "consistente e concreto pericolo di fuga e gravi indizi". I due, infatti, non sono stati rintracciati durante le perquisizioni che sono state fatte e stavano scappando. Sempre dalla Procura di Milano era stato precisato già martedì che "il numero degli indagati è destinato a crescere" e che si sta inoltre indagando su altri episodi di molestie che si sarebbero verificati nel capoluogo lombardo la notte di Capodanno e nei giorni precedenti.
Intanto nella mattinata di oggi, la Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano oltre che della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, ha compiuto a Milano e a Torino delle perquisizioni a carico di 18 persone ritenute, a vario titolo, coinvolte nelle aggressioni.
La meticolosa attività di indagine, immediatamente intrapresa dagli agenti della Squadra Mobile di Milano e del Commissariato Centro, ha permesso di accertare tre diversi episodi di violenza consumati quella notte ai danni di nove ragazze presenti in piazza per i festeggiamenti.
L’attività investigativa, basata sulla visione delle immagini dei sistemi di sorveglianza, sull’escussione di vari testimoni e delle stesse vittime e, infine, sull’analisi dei vari social network, ha condotto all’identificazione di 15 ragazzi maggiorenni e 3 minorenni, di età compresa tra i 15 e i 21 anni, sia stranieri che italiani di origini nordafricane, che, a vario titolo, si ritiene abbiano partecipato ai raid di Capodanno. Rilevante, altresì, il lavoro degli esperti della Polizia Scientifica del Gabinetto Regionale della Lombardia che hanno contribuito alle indagini con l’impiego di personale specializzato nell’utilizzo di software per il riconoscimento facciale.
Le perquisizioni hanno visto la partecipazione anche dei poliziotti della Sezione di Polizia Giudiziaria milanese, della Squadra Mobile della Questura di Torino e dei Reparti Prevenzione Crimine Lombardia e Piemonte.