lunedì 1 settembre 2014
​Il premier illustra il piano del governo con Boschi e Del Rio. "Ci giudicherete a maggio 2017". Priorità al lavoro, gli 80 euro scommessa politica, nuovi asili. Scadenze on-line contro l'accusa di "annuncite".
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Oggi per noi è la partenza dei "Mille giorni", con un "countdown" delle riforme. Su questo "saremo giudicati a maggio 2017". Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha presentato oggi in maniera ufficiale il programma del suo governo. Alla conferenza stampa iniziata alle 14 a Palazzo Chigi hanno partecipato anche il sottosegretario Graziano Delrio e il ministro Maria Elena Boschi. Si alza quindi il sipario sul programma di legislatura con cui Renzi vuole cambiare ritmo ma non obiettivo. Il premier delinea un'Italia "libera dalle pastoie burocratiche e dal potere di rendita dei soliti noti" e "che finalmente fa le riforme, dopo averle ossessivamente discusse (e rinviate) per anni". Perché,  bisogna 'cambiare alla radice, a partire dalle nostreistituzioni". Risultati sul web, nessuna "annuncite". Passo dopo passo, il premier punta a "scardinare il sistema", far uscire il paese dalla recessione e far tornare "l'Italia ad essere leader In Europa". Renzi assicura che gli italiani potranno controllare direttamente (grazie al sito web presentato in contemporanea) gli impegni presi dal governo. "La presenza del countdown e della verificabilità dei risultati è la grande rivoluzione nella politica italiana: nel momento in cui sei accusato di annuncite, malattia tipica di parte del ceto politico, rispondiamo con l'elenco di date a cui siamo auto-costretti".  80 euro, platea da estendere. Per il momento, aggiunge Renzi, i cittadini possono giudicare solo quello già fatto. A partire dallo sgravio Irpef di 80 euro, misura difesa strenuamente da Renzi. "80 euro?Altro che mancia elettorale, sono una scommessa politica che può piacere o meno, ma sono la più grande riduzione di tasse mai fatta e di aiuto al ceto medio". Su questo punto assicura che non si andrà indietro ma in avanti, l'obiettivo è allargare la platea dei beneficiari. In Europa da protagonisti. Il premier è tornato molto soddisfatto dal vertice europeo: la scelta, niente affatto scontata fino ad un mese fa, del ministro degli esteri italiano ad Alto Rappresentante, rafforza a suo avviso l'Italia. E soprattutto, ripete ai suoi, "ci attribuisce un ruolo e una responsabilità importante" nella "nuova" Europa che Renzi vuole costruire. Al centro della rinascita europea, c'è la battaglia sulla flessibilità e anche sabato alla cena dei capi di stato e di governo europei, Renzi ha capito che sarà molto arduo ammorbidire i rigoristi, Germania in primis. "La partita della rilevanza italiana in Ue che non si esaurisce" nella collocazione di una "bandierina sulla poltrona, ma si tratta di imporre" una nuova "strategia all'Europa, e questa imposizione è un obiettivo di tutti i Paesi" ha detto in conferenza stampa. Nessun rimpasto all'orizzonte. "Un ministro ragionevolmente lasceràquesto governo il 25 o 26 ottobre dopo il voto del ParlamentoEuropeo. Da un paio di giorni prima inizieremo a pensarci. Finoad allora Federica Mogherini è il ministro" degli Esteri. "Nonc'è nessuna discussione di rimpasto". Con queste parole Renzi smentisce voci di un rimpasto imminente.

La riforma del lavoro. Proprio per avere voce più alta in Europa: entro l'anno, dunque, il governo punta ad approvare la riforma del lavoro, molto attesa sia dalla Ue sia da Mario Draghi, per creare, anche riscrivendo lo Statuto dei lavoratori, nuove occasioni di lavoro. Al fianco delle riforme costituzionali, già messe sui binari, il governo si concentrerà sulla crescita, creando le condizioni per rendere l'Italia più attrattiva agli investitori stranieri. "Alla fine dei Mille giorni il diritto del lavoro sarà totalmente trasformato e l'Italia sarà un Paese semplice, in cui investire o non investire". Renzi ha aggiunto che "il problema non è l'articolo 18, non lo è mai stato e non lo sarà" visto che riguarda "tremila persone in Italia". In tema di lavoro, aggiunge Renzi, nessun contrasto con la Germania che anzi resta un modello. Mille asili nido. "Adesso lo puoi dire, ci saranno milleasili nido in mille giorni" dice Renzi, rivolgendosi al sottosegretario Graziano Delrio mentre approfondiva, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, alcuni punti del programma dei Millegiorni.  Negli ultimi dati economici "c'è elemento di profonda diversità tra Nord e Sud, che vede ancora di più divaricarsi la forbice. E su questo, per esempio, lalogica dei mille asili nido è un elemento molto importante, checaratterizzerà azione governo", aggiunge Renzi.
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