venerdì 7 dicembre 2012
​I primi fiocchi sulla città hanno accompagnato l'ingresso di politici e vip. Tra gli ospiti i presidente del Consiglio Monti con la moglie.
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Sotto i primi fiocchi di neve della stagione, un'altra «stagione» ha preso il via con la Prima del Teatro alla Scala di Milano. Ma dalle parti del Piermarini, anziché volgersi al candore che ammantava la città, gli occhi (e i tweet) sono andati a scrutare i vip arrivati come ogni anno alla spicciolata per riempire il foyer del teatro, addobbato insieme al palco reale con mille rose bianche, 2.500 garofani, 400 anturium e 200 ortensie provenienti dall'Olanda e da Sanremo (i numeri si sprecano, in queste occasioni).

All'appello non mancava una vasta fetta di governo e il gotha dell'economia e della finanza italiana, per assistere (anche) al «Lohengrin» di Richard Wagner: il presidente del Consiglio Mario Monti con la moglie, rientrato apposta da Roma, e i ministri Corrado Passera, Vittorio Grilli, Piero Giarda, Lorenzo Ornaghi e Giulio Terzi. Fra gli ospiti stranieri, il ministro francese Aurèlie Filippetti, assente ilpresidente della Commissione europea Josè Barroso, bloccato a Bruxelles per la neve. Tra i politici locali il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà. E come ogni anno non è mancata la protesta, con un breve lancio di ortaggi e arance. Ma sono stati pochi, o comunque meno del solito, quelli che hanno sfidato gelo e neve per contestare l'evento cultural-mondano.​

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