Sono oltre 5.000 i migranti soccorsi lo scorso fine settimana dalle navi della Marina Militare
inserite nel dispositivo aeronavale interforze Mare Nostrum. Ne dà notizia un comunicato della Marina
Militare.Sulla tragedia nel Canale di Sicilia è intervenuta anche la Ue, chiamata in causa più volte da varie parti. La Ue, ha detto il commissario agli affari interni
Cecilia Malmstrom, sta cercando il modo di
"contribuire maggiormente" dal punto di vista finanziario, ma
"nell'ambito delle risorse esistenti", per "aiutare l'Italia nei
suoi sforzi di gestione della pressione crescente di migranti e
richiedenti asilo".Malmstrom, in un comunicato, esprime il suo rammarico per
le nuove vittime nel Mediterraneo e ringrazia le autorità
italiane "per il loro sforzo significativo che ha portato al
salvataggio di circa 5.000 persone negli ultimi giorni". Per il
commissario i morti dimostrano che "i trafficanti e i criminali non
hanno rispetto per le vite umane e dobbiamo urgentemente
aumentare i nostri sforzi per combatterli". La Commissione,
spiega la Malmstrom, "sta cooperando da vicino con la presidenza
italiana su questo fronte, e sta preparando un piano europeo
contro il traffico di migranti, con la partecipazione di Europol
e Frontex, e concentrandosi sulle azioni prioritarie in
collaborazione con i Paesi terzi". Lo scopo "è combattere le
reti criminali laddove hanno le basi operative e lavorare
insieme per smantellarle". La commissaria ricorda anche di aver avuto un incontro con Alfano
giovedì scorso, nel quale ha "riaffermato che la Commissione è
pronta a aiutare l'Italia nei suoi sforzi per gestire la
pressione di migranti e richiedenti asilo". Al momento, ricorda
il commissario, la Ue sta rendendo disponibili 4 milioni di euro
nell'ambito dell'assistenza d'emergenza all'Italia, ma vorrebbe
fare di più: "Stiamo cercando i modi per contribuire anche di
più, nell'ambito delle risorse esistenti, al finanziamento degli
sforzi italiani per ospitare migranti e rifugiati". E rilancia
l'appello agli altri Stati Ue affinché "forniscano posti per
riallocare i rifugiati in Europa direttamente dai campi profughi
dei Paesi terzi, nell'ambito del programma dell'UNHCR". Questo
"eviterebbe a persone vulnerabili di mettere le loro vite nelle
mani di questi mercanti della morte per cercare di raggiungere
le coste europee e avere la protezione di cui hanno diritto".Intanto lo staff di
Jean-Claude Juncker, presidente designato
della Commissione Ue, sta lavorando all'ipotesi di creare un
commissario ad hoc per l'immigrazione e la mobilità: è quanto si
apprende da fonti vicine a Juncker. Ma la questione, precisano
le fonti, sarà discussa dopo il 16 luglio, cioè dopo che su
Juncker si sarà espresso anche il Parlamento Ue.