lunedì 4 dicembre 2023
Ventiquattr'ore di stop per il personale sanitario. Ecco le ragioni della mobilitazione, dalle pensioni agli stipendi, fino alla carenza di personale
Medici, ecco tutte le ragioni dello sciopero di oggi
COMMENTA E CONDIVIDI

Da eroi dell’ultima, drammatica pandemia, a numeri pensionabili. Ai quali applicare, come in un perfido paradosso, anche qualche lauta decurtazione. Di questa “considerazione” si lamentano i medici che, oggi, in tutta Italia, incrociano le braccia per 24 ore, assieme agli infermieri, in una protesta clamorosa indetta dai sindacati Anaao-Assomed e Cimo-Fesmed e, per il comparto infermieristico, da Nursing Up, alla quale hanno aderito anche altre sigle.

E così quella di oggi, per la sanità, si prospetta una giornata nera: secondo le previsioni, l’adesione sarà massiccia e potrebbero saltare 1,5 milioni di visite, esami e interventi. Ma la protesta non si esaurirà con la giornata odierna. Il 18 è infatti in programma un nuovo sciopero deciso dalle altre sigle della Intersindacale medica. Intanto, governo e partiti lavorano per risolvere il nodo dei previsti tagli alle pensioni della categoria. «Contiamo di poter depositare gli emendamenti» alla manovra «entro questa settimana», dice il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani al termine della riunione con maggioranza e opposizione, raccontando di aver «appena parlato con Giorgetti», e spiegando che il lavoro sulle modifiche, comprese quelle relative ai medici, è ancora «in corso». Sul tavolo, ormai da settimane, la revisione della norma della manovra che prevede una stretta sulle pensioni dei sanitari e di una serie di altre categorie tra le quali dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari. Dalla penalizzazione saranno escluse certamente quelle di vecchiaia ma si starebbe cercando una soluzione anche per quelle di anzianità.

La manifestazione di oggi avrà per slogan “Salviamo il Ssn”. Saranno garantite le prestazioni d’urgenza, ad esempio l’attività dei Pronto soccorso e del 118 e gli interventi per il parto. Sono però a rischio tutti i servizi, spiega l’Anaao Assomed, compresi gli esami di laboratorio, gli interventi chirurgici (circa 30mila quelli programmati che potrebbero essere rinviati), le visite specialistiche (180 mila) e gli esami radiografici (50mila). In occasione dello sciopero, manifestazioni si svolgeranno in tutta Italia, mentre i leader delle associazioni parteciperanno ad un sit in a Roma. «Solidarietà» e «vicinanza» arriva anche dal presidente degli Ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli. Almeno sei le ragioni della protesta: assunzioni di personale, detassazione di una parte della retribuzione, risorse congrue per il rinnovo del contratto di lavoro, depenalizzazione dell’atto medico, cancellazione dei tagli alle pensioni e individuazione di un’area contrattuale autonoma per gli infermieri. Il governo, chiede l’Anaao Assomed, «faccia marcia indietro su questa Legge di bilancio e tuteli i professionisti della sanità». A partire da una ricollocazione delle risorse economiche stanziate. I sindacati chiedono, come primo atto, che i soldi stanziati in manovra per retribuire il lavoro in più dei sanitari per lo smaltimento delle liste di attesa, circa 200 milioni, vengano invece finalizzati agli stipendi dei medici e dei sanitari, così come i 600 milioni destinati alla sanità privata convenzionata.

Insomma, occorrono atti concreti. E l’Anaao Assomed lancia un messaggio alla premier Giorgia Meloni: «Ad oggi la presidente del Consiglio non ci ha ancora convocato. Se intende continuare a parlare solo con i sindacati confederali e non con gli “addetti ai lavori”, non si stupisca poi se scendiamo in piazza». Il punto, insistono le organizzazioni, è modificare la manovra mettendo finalmente mano a criticità strutturali del mondo della sanità, partendo dalle carenze del personale (ad oggi mancano 30mila medici ospedalieri, e 65mila infermieri; entro il 2025, inoltre, andranno in pensione oltre 40mila tra medici e personale sanitario), gli stipendi poco attrattivi e le condizioni di lavoro gravose. Per le stesse ragioni, il 18 sciopereranno anche i medici anestesisti dell’Aaroi-Emac, il Fassid (Sindacato nazionale area radiologica), la Fvm (Federazione veterinari e medici) e la Cisl medici.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: